“Abbiamo effettuato soccorso di piccola imbarcazione in condizioni critiche con 44 uomini in stato di ipotermia grave. Da 2 giorni viaggiavano alla deriva. Senza benzina, iniziavano a imbarcare acqua. Dimenticati dall’Unione Europea, ora in salvo a bordo” ha annunciato la Ong spagnola Open Arms nella sua pagina Facebook.
Dopo questo salvataggio effettuato nel primo pomeriggio, in serata ce n’è stato un altro. “Secondo soccorso, molto complesso. 74 persone, donne, donne incinta, bambini e neonati, in stato di shock. Una motovedetta libica con atteggiamento ostile presente sul posto. Due dei naufraghi, presi da loro a bordo, si sono lanciati in acqua e li abbiamo soccorsi”. Open Arms ha ora a bordo oltre cento persone e chiede con urgenza un porto sicuro.
Sempre in serata Alarm Phone ha raccontato che “molte barche in pericolo nel Mediterraneo centrale lo hanno chiamato. Con molte abbiamo stabilito solo contatti brevi, non siamo riusciti ad avere le coordinate e non conosciamo il loro destino. Temiamo che i migranti siano state respinti in Libia. Temiamo anche che abbiano perso la vita.” Tra le numerose barche soccorse, prosegue Alarm Phone, “ce n’era una di legno con a bordo una settantina di persone in fuga dalla Libia. Dopo aver ricevuto le loro coordinate Gps, abbiamo informato le autorità di Italia e Libia, ma da allora abbiamo perso i contatti e non sappiamo che cosa gli sia successo”.