Non siamo solo cagnolini… una considerazione assolutamente condivisibile da tutte le persone che hanno vissuto la loro vita o parte della loro vita con un amico peloso, ma oso sperare anche per persone che non hanno avuto un’esperienza diretta.
Chi conosce le mie occasioni di lavoro con Maria Giovanna, forse ha già letto nelle mie recensioni, una situazione che mi si è presentata ad ogni suo libro: io leggo le sue pagine, ma è come se stessi vivendo in un audiolibro, perché sento la sua voce che mi racconta quello che c’è scritto. E anche questa volta la situazione si è ripetuta, anche se in questa lettura non avevo davanti ai miei occhi solo il viso di Maria Giovanna, ma anche il musetto di Milly.
Il libro è una vera e propria storia d’amore, di quell’amore che lega in modo indissolubile l’uomo e il suo cane e che fa di quest’ultimo non un figlio, non un giocattolo, non un semplice amico, ma un vero e proprio compagno di vita, qualunque sia la situazione reale della famiglia in cui tale rapporto si sviluppa.
Lettura senza dubbio assai gradevole, ironica e per tutti, ma mi sono chiesta per chi ha scritto Maria Giovanna questo libro? Credo lo abbia scritto per se stessa, per vedere nero su bianco quello che il suo cuore le dice ogni giorno, che è poi quello che ognuno di noi, amici dei cani (e con qualche differenza direi anche dei gatti) vive ogni giorno. Lo ha senza dubbio scritto come un dono d’amore nei confronti di quell’esserino che quotidianamente le regala tanta tenerezza.
Dicevo che è una storia d’amore perché l’amore che ti dà il tuo cane è assoluto e lo leggi nei suoi occhi, quando senza un motivo particolare, sta a contemplarti per ore. Io non vivo con una scricciolina come Milly, ma con un alsaziano di oltre 50 kg; lui, Otto, grande e grosso, è capace di stare ore, mentre io scrivo o leggo sul divano, ad osservarmi sdraiato sul tappeto, con i suoi occhi innamorati rivolti in su, verso di me, e capisci che sono come gli occhi di un bambino che guarda la sua mamma con la fiducia più assoluta, cieca. Amore puro. Lui sa che da me non potrà mai avere niente di male, io sono il suo tutto, oltre alla pappa, è ovvio, e il tuo, anzi il mio cuore, è gonfio di tenerezza. Vi garantisco che anche nei momenti di crisi, o forse ancor di più in quelli, l’asticella dell’autostima fa un balzo in su.
Le parole di Milly, in questo libro decisamente umanizzate, rendono benissimo il pensiero dei nostri amici animali. Ecco perché ci si ritrova a dire, ma anche il mio peloso fa così, a volte pensa così, a volte risponde così… Perché se per ognuno di noi il proprio cane è unico ed irripetibile, dobbiamo dire che le caratteristiche canine, al di là del carattere, sono uguali per tutti. Come ogni mamma vede il suo bimbo unico e speciale, così anche ogni proprietario di cane lo fa.
Questo però è anche un libro di filosofia, perché Maria Giovanna non perde l’occasione di ragionare sui grandi temi della nostra epoca e della nostra vita. Alcuni episodi raccontati sono lo spunto per parlare di abbandono, educazione, ecologia; i rapporti tra uomini o uomini e animali, creano l’occasione per parlare di amicizia e buoni sentimenti. Insomma noi abbiamo sempre da imparare molto dal comportamento degli animali e della natura stessa, e capiamo che là dove ci sono gli errori c’è sempre il comportamento umano.
E certo non è bello farcelo sottolineare da questa cagnolina dal musetto impertinente. Ma Milly è anche ironica, e nel raccontarci la sua quotidianità sa farci sorridere.
Da leggere, quindi, perché è un libro che vuole essere sì una dichiarazione d’amore ma anche un momento di svago e divertimento, e poi, chissà che qualcuno incerto scopra che avere un animale con sé… è proprio quello che desidera!
Giuliana Pedroli, giornalista