Vogliamo discutere delle alternative alla cementificazione dell’area Bassini partendo dall’assunto che il parco vada preservato. Vogliamo discutere della collocazione alternativa ai nuovi edifici del Dipartimento di Chimica.
Infatti, nonostante l’abbattimento e la rimozione degli oltre 50 alberi del parco, il valore ecologico e sociale di quest’area rimane immenso. La zona Bassini è un’area verde da prima del 1722, è una zona che non è mai stata edificata. Nessun piano verde e di compensazioni successive alla distruzione del parco potrà mai eguagliare il valore ecosistemico di un suolo vergine come quello del Bassini. Questo motivo ci spinge a chiedere la ricerca di alternative alla cementificazione del parco.
Tuttavia, crediamo che finché i lavori proseguiranno, non sarà possibile un confronto libero e trasparente. La richiesta del comitato è anche – conseguentemente all’apertura del tavolo – l’arresto immediato dei lavori di cementificazione.
L’assessore Maran ha convocato un gruppo di lavoro assieme a Politecnico e Statale per presentare una proposta di compensazioni dell’intervento di distruzione effettuato in Bassini e predisporre un piano per il verde in Città Studi. Questo tavolo arriva dopo la promessa di Maran del 6 dicembre scorso di indire un gruppo di lavoro per discutere le compensazioni alla distruzione del parco. Questo tavolo, quindi, sembra una concessione da parte del comune alle richieste del comitato. Però, né l’incontro verte sulle nostre richieste, né siamo stati coinvolti nell’organizzazione. Soltanto a discussione pronta, Maran ha invitato il comitato a prenderne parte.
Noi oggi partecipiamo, ma per ribadire che la nostra richiesta non è né la compensazione del parco, né un piano per il verde in Città Studi, bensì una vera alternativa che non ricopra di cemento l’area Bassini. Per questo continueremo ad essere presenti dovunque si parli del problema, rilanciando le richieste del comitato.