Oggi nella sede di Casa Arcobaleno è stato presentato alla cittadinanza torinese l’evento Trans Visioni che si terrà a Bologna a fine febbraio.
Nell’incontro c’erano collegati esponenti di alcune comunità Trans+ italiane.
Chi segue la comunità Trans+ sa che questo evento ha creato delle polemiche, a mio avviso, condivisibili.
Dal mio punto di osservazione noto che la comunità sta vivendo un momento di cambiamento, sembra esserci una forte spinta da parte delle persone non binarie, che in effetti non sono considerate nella Legge 164/1982, ma allora non si parlava per nulla di identità di genere non binaria.
Sono francamente rimasto basito ascoltando l’intervento di Christian Cristalli di Gruppo Trans di Bologna.
Un intervento completamente divisivo, basato su meccanismi dialettici da campagna elettorale sovranista, si è dichiarato dispiaciuto delle polemiche per poi dichiarare che l’unico vantaggio che hanno avuto è stato quello di dare più visibilità all’evento, non solo, sempre rammaricandosi delle polemiche, ha fatto un intervento, per quello che ho ascoltato, che ha gettato ancor più benzina sul fuoco.
Un intervento al “testosterone”, di cui la comunità Trans+ non avrebbe proprio bisogno. Un discorso da presa della Bastiglia.
Questi “leaderini” il più delle volte sono meteore, ma si lasciano dietro danni, conflitti personali tra fazioni e spiace vedere come in una comunità che dovrebbe essere femminista, si manifestino spinte maschiliste, patriarcali e di potere.
Certamente ci sono persone in “quell’area” che sono in buona fede, ma chi è causa del suo mal….
Il patriarcato entra di prepotenza nella comunità Trans+ e Intersex?
- Torino -