No alla chiusura degli Ospedali San Carlo e San Paolo”! E’ questo il forte appello di Medicina Democratica e del “Comitato Difesa Sanità Pubblica Milano Città Metropolitana-Sud Ovest”, che hanno organizzato un flash mob in Piazza Duomo a Milano per sabato 18 gennaio 2020, alle ore 15:00.”Il pericolo reale per un bacino di 800.000 abitanti è di restare senza una adeguata ed efficiente assistenza sanitaria ospedaliera pubblica – hanno dichiarato Fulvio Aurora di Medicina Democratica e Roberto Acerboni del Comitato Difesa Sanità Pubblica Milano Città Metropolitana-Sud Ovest- un pericolo reale, contro cui ci siamo mobilitati, fin da subito, con innumerevoli iniziative e con la raccolta, ad oggi, di oltre 7.000 firme”.
Gli organizzatori del flash mob chiedono, infatti, con urgenza che: 1) la popolazione con i suoi organismi associativi venga coinvolta nelle decisioni; 2) vi sia un piano territoriale generale per rispondere a tutti i suoi bisogni di salute; 3) vi sia la massima trasparenza in particolare dei denari e delle risorse;4) nessun nuovo ospedale privato in costruzione venga convenzionato con il pubblico.
L’allarme lanciato dalle due organizzazioni è a ragion veduta, in quanto niente di concreto è accaduto a oltre due anni dalla delibera X/7060 del ll’11/9/2017, con cui la Regione Lombardia ha approvato un protocollo d’intesa tra Regione, Ministero della Salute, Comune di Milano, ASST Santi Paolo e Carlo, ATS della Città Metropolitana e Università di Milano per un accordo di programma per la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera pubblica nel bacino di utenza dell’ASST Santi Paolo e Carlo.
“Nulla da dire sulla esigenza di costruire nuovi presidi ospedalieri, quando ciò è necessario, quando è programmato, condiviso e stabilito in tempi accettabili- sottolineano Aurora e Acerboni- ma non è questo il caso: la costruzione del nuovo ospedale decisa dalla Regione Lombardia nella zona ovest di Milano, non solo prevede nel contempo la chiusura dei due ospedali presenti, il San Carlo, inaugurato nel 1967 e il San Paolo nel 1978, ma non coprirebbe neanche il numero di posti letto attualmente in dotazione, circa 1250. Infatti, il numero di posti letto del nuovo ospedale, circa 760 sarebbe inferiore di 1/3 rispetto alla somma dei due esistenti! E mentre i tempi per il previsto nuovo ospedale si dilatano a chissà quando, sono stati ridotti i finanziamenti per le manutenzioni del San Paolo e San Carlo da 90 a 30 milioni, con rischio grave per la salute e la sicurezza dei pazienti!”
Lo scenario che si profila, quindi, è fortemente preoccupante, poiché rischia di essere lasciata allo sbando un’area con una popolazione di circa 800.000 abitanti, con una percentuale di anziani che si avvicina al 30%. , di cui almeno 30.000 affetti da malattie croniche gravi e in condizioni di fragilità clinica e sociale, come testimoniano innumerevoli episodi e situazioni, con dimissioni di anziani senza la dovuta continuità terapeutica e senza che funzioni un sistema integrato di sostegno e assistenza, là dove mancano parenti o c’è una condizione di disagio economico e sociale.
Per info:
Carmìna Conte, cell 3931377616
Fulvio Aurora, cell. 3392516050
Roberto Acerboni, cell.3395373470
Giuseppe Petita, cell.3477168596