Inizialmente convocato nella piccolissima piazza Mercanti, viste le migliaia di adesioni arrivate nella pagina Facebook l’appuntamento milanese delle Sardine è stato spostato in piazza Duomo, che in effetti si è riempita rapidamente.
Moltissima gente di tutte le età già in metropolitana e poi all’entrata della piazza, pioggia battente, intrico di ombrelli e tanti che si rifugiano sotto i portici. Cori di Bella Ciao e Milano non si lega. Vari media parlano di un palco, di interventi di Roberto Saviano e di Mattia Santori, uno degli iniziatori del movimento a Bologna e di lettura degli articoli della Costituzione. Chi scrive e molti altri partecipanti, interpellati per verificare l’attendibilità della notizia, non hanno visto né sentito nulla del genere. Viene fuori poi che in effetti questi discorsi ci sono stati, ma pronunciati da un furgoncino con un’amplificazione così carente da non arrivare oltre alle prime file delle persone assiepate tutt’intorno, adatta a un ambiente piccolo come piazza Mercanti e non certo all’enormità di piazza Duomo.
Al di là delle carenze organizzative e dal desiderio (deluso) di messaggi concreti che andassero al di là di un generico antifascismo, l’’impressione generale è comunque di una salutare ribellione ai discorsi di odio e razzismo alimentati da Salvini e dalla Lega che evidentemente molti sentivano il bisogno di esprimere e che ha trovato uno sbocco nelle convocazioni delle Sardine. Come si evolverà questo sentimento e con quali proposte concrete lo vedremo, si spera, nei prossimi appuntamenti.