Una risoluzione presentata dagli stati caraibici che condanna la violenza razziale in Bolivia, acuitasi dopo il golpe di fatto che ha istallato il governo di transizione di Jeanine Añez, è stata approvata con 18 voti a favore, 11 aspenuti e 4 voti contro (USA, Bolivia, Colombia e Venezuela che però è rappresentato da un delegato di Juan Guaidó).
La risoluzione chiede alle autorità boliviane a rispettare “efficacemente” le disposizioni internazionali in maniera di rispetto dei popoli indigeni. La risoluzione sottolinea anche l’importanza della commissione ad hoc che sta svolgendo nel paese un’inchiesta sulla violazione dei diritti umani durante i recenti scontri seguiti alla destituzione di Evo Morales dopo le recenti contestate elezioni presidenziali.
La Bolivia è il paese sudamericano con la più alta percentuale di popolazione originaria e, in tal senso, l’elezione di Evo Morales, primo presidente di origine indigena, è stato un importante precedente, insieme all’aver dichiarato il paese uno “stato plurinazionale” ed aver affiancato alla tradizionale bandiera tricolore la wiphala, la bandiera multicolore diventata simbolo dei popoli originari di tutto il continente.