“La Alan Kurdi è stata avvisata di un’imbarcazione in pericolo: 32 persone sono state salvate e ora sono al sicuro, a bordo” ha annunciato la Ong tedesca Sea Eye in un tweet. Tra i migranti soccorsi, che dichiarano di essere libici, ci sono 10 bambini e una donna incinta.
“Quanto può essere sicura la Libia se gli stessi libici per lasciare il paese così in fretta sono disposti a mettere in mare le loro famiglie a rischio della vita?” ha dichiarato Gorden Isler, presidente di Sea Eye. “Scappare dal Mediterraneo è particolarmente pericoloso in questo periodo dell’anno perché il clima è in costante cambiamento” ha aggiunto il portavoce di Sea Eye Julian Pahlke. “ Se non avessimo raggiunte queste persone, si sarebbero potute trovare nella tempesta attesa per domani. Ciò avrebbe drasticamente ridotto le loro possibilità di sopravvivenza.”
Il salvataggio è avvenuto al largo delle coste libiche su segnalazione di Alarm Phone. “La scorsa notte ci ha chiamati una barca in pericolo. A bordo 32 persone, tra cui 10 bambini, in fuga dalla Libia in guerra dove aumenta la violenza. Abbiamo avvertito le autorità e Alan Kurdi Siamo felici che Alan Kurdi sia riuscita a soccorrerle in condizione meteo critiche” ha spiegato Alarm Phone su Twitter.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando con un tweet: “Rivolgo un forte appello al presidente Giuseppe Conte perché il governo autorizzi immediatamente lo sbarco in un porto sicuro italiano, ribadendo la disponibilità della nostra città ad accogliere persone in fuga salvate da una nave che reca la bandiera di Palermo”. Orlando si è poi rivolto al presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e al presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, chiedendo loro di intervenire “con ogni determinazione a tutela dei diritti di cittadini libici in fuga da una devastante guerra civile”.