Il 10 dicembre si celebra la storica istituzione della Giornata internazionale dei diritti umani. A 71 anni dalla proclamazione e presentazione del documento al mondo, da parte di Eleanor Roosevelt, molti sono i traguardi conseguiti e tante le sfide da affrontare. Paradossalmente, proprio ora che i diritti umani vengono “sbandierati” in ogni contesto, anche strumentalizzati in molti casi, ci si rende conto che costituiscono una conquista precaria per i paesi occidentali e un lontano miraggio per le svariate zone del pianeta abbandonate a sé stesse, in cui arbitrio, illegalità e violenza si sostituiscono all’esercizio della giustizia e alla tutela della persona.
Infatti oggi si parla di negazionismo, di crescita dei fenomeni connessi all’odio raziale, religioso e di genere; il linguaggio nei confronti delle categorie vulnerabili della società diventa sempre più offensivo e minatorio; si assiste ad una strana dicotomia, soprattutto sul web: da una parte ci si indigna per la gratuità di alcuni atteggiamenti prevaricatori e aggressivi, dall’altra parte si indulge al cinismo, bistrattando quello che viene sprezzantemente definito “buonismo”, mentre invece costituisce semplicemente il rispetto del prossimo nella sua globalità e individualità.
La nostra non è purtroppo una società educata ai valori umani; nelle famiglie, troppo spesso, per svariate ragioni, mancano i presupposti per consentire un rapporto armonico dell’adolescente con il mondo esterno; la difficoltà di stabilire relazioni empatiche tra giovanissimi, l’incertezza del futuro incidono pesantemente sulla percezione del reale, motivo per il quale le facili soluzioni della “segregazione” – derisione – eliminazione del diverso diventano la panacea globale.
Il Coordinamento, esprimendo il più totale dissenso dalla liturgia dell’odio belluino di massa, rinnova invece la sua fiducia nell’educazione, nel dialogo, nella comprensione e divulgazione dei temi umanitari e civili evidenziati anche nella DUDU, i cui contenuti possono trovare degna collocazione nell’ambito della terza edizione delle Olimpiadi Digitali dei Diritti Umani, il cui progetto è stato presentato nel bando Monitor 440 del MIUR. In tale giornata le scuole siano lievito di pace e diventino laboratorio operativo per l’educazione all’umanità; invitiamo gli insegnanti degli istituti di ogni ordine e grado, dopo aver letto il preambolo e sollecitatane la pubblicazione sul sito di riferimento scolastico, a ricordare l’operato e alcuni nominativi dei tanti attivisti per i diritti umani del pianeta vittime di violenze e soprusi. #noiperunmondomigliore.
“È meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature.” (Sandro Pertini)
prof. Romano Pesavento
presidente Coordinamento Nazionale Dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani