Tra i 6 e i 15 euro al giorno le paghe da fame dei minori nei campi di nocciole turchi. Nocciole che possibilmente riforniscono Ferrero e Nutella. WeMove Europe lancia l’inchiesta e poi l’appello europeo verso l’azienda. La notizia viene rimbalzata dalle pagine di The Guardian.

Le nocciole utilizzate dall’azienda Ferrero per produrre la Nutella e altri prodotti di cioccolato potrebbero essere state raccolte dai bambini, ha rilevato un’indagine di WeMove Europe. Ferrero acquista circa un terzo di tutte le nocciole in Turchia, paese che fornisce il 70% della fornitura mondiale di nocciole. [1]

In risposta, WeMove Europe, movimento di cittadini europei, ha lanciato una petizione online [2] per chiedere a Ferrero – il famoso produttore della Nutella spalmabile e di Ferrero-Rocher – di porre fine al lavoro minorile e sostenere un prezzo equo per le nocciole in Turchia, e quindi retribuire i lavoratori adulti della filiera in modo dignitoso.

L’azienda dolciaria italiana sta avendo difficoltà a ribaltare queste accuse. Le nocciole dei cioccolatini Ferrero Rocher e della Nutella, che si prevede verranno consumate a milioni questo Natale, potrebbero essere state raccolte tramite lavoro minorile. Ferrero messa sotto torchio dal giornale inglese e dalle pressioni di WeMove Europe ha dichiarato al Guardian che riconosce il problema e sono “determinati a prevenire ed eliminare il lavoro minorile lungo tutta la nostra filiera”.

“I cittadini vogliono consumare dolci a Natale, potendo contare sul fatto che siano prodotti etici, non vogliono essere complici dello sfruttamento di minori. Ferrero deve fugare subito ogni sospetto e assicurarci che la sua filiera diventi pulita e rispettosa dei diritti dei più fragili”, ha detto Giulio Carini, senior campaigner di WeMove Europe in Italia. “WeMove raduna circa 1 milione di cittadini europei: sono loro che hanno finanziato la nostra inchiesta in crowdfunding, sono loro a chiedere che gli agricoltori ricevano equi compensi per le loro nocciole. Solo così i lavoratori potrebbero ricevere un salario minimo di sussistenza e i bambini crescere felici e protetti dallo sfruttamento. Non possiamo permettere che la manodopera dei minori sia usati per abbassare i prezzi delle materie prime e aumentare i profitti dell’industria alimentare”.

Nell’ambito dell’indagine condotta quest’estate, il Centro per i diritti dei bambini in Turchia che lavora in collaborazione con WeMove Europe si è recato in più di 10 città della regione del Mar Nero e ha girato filmati che mostrano bambini di 11 anni a lavoro nei campi di nocciole in tutta la Turchia.

Due coltivatori di nocciole in Turchia dichiarano davanti alle telecamere  di assumere bambini e di rivendere le loro nocciole proprio a Ferrero. Ma non finisce qui, i coltivatori dichiarano: “Il 99% delle nocciole della zona sono acquistate da Ferrero” e “per quanto mi risulta tutte sono raccolte con il lavoro minorile”.  Un’azienda che compravende nocciole prodotte da questi contadini (ndr prodotte sfruttando bambini di 11 anni)  ha confermato per iscritto al giornale inglese di avere rapporti commerciali con Ferrero e di rifornirli con le quelle nocciole.

Le nocciole di Nutella, Kinder Bueno e Ferrero-Rocher hanno contribuito a rendere il miliardario Giovanni Ferrero, da Marzo 2019 l’uomo più ricco d’Italia.  Ma per i lavoratori e i bambini in Turchia che devono raccogliere, le nocciole rappresentano sfruttamento e miseria. [3]
Scioccanti le frasi di una bimba di 11 anni nella video inchiesta:   “Andiamo verso il campo alle 6.30 del mattino e […] lavoriamo fino alle 18. Abbiamo due pause. Questo è il secondo raccolto che vengo a fare qui”.

“Se Ferrero paga poco le nocciole aumenta i suoi profitti, ma costringe i contadini turchi a sottopagare i braccianti. Pochi euro per il lavoro di un bambino diventano convenienti. Per assicurarci che la filiera di nocciole sia pulita dobbiamo pretendere da Ferrero un prezzo equo per le nocciole. Non è pensabile vivere in una società dove i bambini e genitori guadagnino tra i 6 e i 15 euro al giorno, e contemporaneamente uomini come Giovanni Ferrero,  accumulino un patrimonio netto di quasi 20 miliardi di euro”, dice Giulio Carini, senior campaigner di WeMove Europe.

Gli agricoltori intervistati hanno dichiarato che Ferrero potrebbe porre fine a tutte le forme di lavoro minorile nella filiera delle nocciole, se lo volesse davvero e se decidesse di dare un compenso equo per le nocciole che acquista.

Per ulteriori informazioni si prega di contattare Giulio Carini, Senior Campaigner di WeMove Europe al numero +39 3485333846 o all’indirizzo giulio@wemove.eu.

Link all’articolo del Guardian: https://www.theguardian.com/global-development/2019/dec/20/are-ferrero-rocher-chocolates-tainted-by-child-labour

WeMove Europe è un movimento di cittadini, con oltre 900.000 membri, che si batte per un’Europa migliore; per un’Unione Europea impegnata per la giustizia sociale ed economica, la sostenibilità ambientale e la democrazia guidata dai cittadini. Siamo persone di tutti i ceti sociali, che chiamano l’Europa la nostra casa – sia che siamo nati in Europa o altrove.

[1] https://www.bbc.com/news/stories-49741675
[2] Link alla petizione WeMove Europe: https://act.wemove.eu/campaigns/ferrero-nutella-lavoro-minorile
[3]http://www.ansa.it/english/news/business/2019/03/05/giovanni-ferrero-richest-man-in-italy_b1d24d05-1d6d-4d12-b669-8fbc46fc7bd5.htmlhttps://www.forbes.com/profile/giovanni-ferrero/