Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa comunicazione della segreteria dell’Assessore ai Diritti del Comune di Torino sul caso di Lisa (nome di fantasia), aggredita perché omosessuale.vi scriviamo per condividere una dichiarazione in merito a quanto accaduto a Torino e da voi riportato nel vostro articolo ( https://www.pressenza.com/it/2019/11/lisa-picchiata-a- quindici-anni-perche-lesbica ) Marco Alessandro Giusta, assessore ai diritti del Comune di Torino dichiara: “La lesbofobia, così come l’omofobia e la transfobia sono mali che attanagliano la nostra società da cui fatichiamo estremamente a liberarci. Per ogni diritto acquisito, per ogni battaglia vinta a livello comunale o nelle corti, ci viene fatto pagare un prezzo di aggressioni e violenze. Torino vorrebbe liberarsi una volta per tutte dalle discriminazioni, che però tornano fuori ogni volta creando nuove correlazioni, come in questo caso, dove tra lesbofobia e violenza di genere il confine è labile. L’unica, vera soluzione è una legge nazionale, che garantisca non solo la persecuzione del reato, ma crei una trasformazione culturale diffusa, a iniziare dalle scuole. Nel frattempo proviamo a costruire una società che non resti ferma quando vede un gesto di discriminazione e violenza, e sono personalmente e istituzionalmente vicino a Lisa e personalmente e istituzionalmente seriamente rattristato dal fatto che nessuno/a è intervenuto/a in sua difesa. L’indifferenza è a volte più spaventosa della violenza stessa.”
Torino: sul caso di omofobia e violenza interviene l’Assessore Marco Alessandro Giusta
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