Ieri, 19 novembre 2019, Extinction Rebellion – Piemonte ha presentato il movimento di fronte alla Commissione Ambiente del Comune di Torino.
Come gruppo locale del movimento nazionale, abbiamo esposto e discusso numerosi dati e previsioni scientifiche riguardo la crisi climatica ed ecologica che sta colpendo l’Italia, al pari del resto del mondo. L’ondata di fenomeni meteorologici estremi che proprio in questi giorni sta investendo la Penisola, da Nord a Sud, è infatti solo un esempio di quello a cui stiamo andando incontro.
Le responsabilità dei danni e dei terribili effetti che questi eventi stanno avendo sul territorio nazionale sono in gran parte delle strutture politiche ed economiche che governano il mondo. La sola città di Torino immette nell’atmosfera ogni anno 3,7 milioni di tonnellate di CO2, il principale gas climalterante. A tale proposito, il 18 febbraio 2019, il Comune ha scelto di aderire al “Patto dei sindaci per il Clima e l’Energia”, con il quale si è impegnato a ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030. Il 1° luglio 2019, inoltre, il consiglio comunale ha approvato la Dichiarazione di Emergenza Climatica, impegnandosi a limitare e ridurre le emissioni climalteranti, promuovere l’uso delle energie rinnovabili, incentivare l’uso di mobilità collettiva e sostenibile, ridurre gli impianti antropici ad alto impatto, fare completa e corretta informazione a tutti i livelli e rendicontare almeno trimestralmente sull’attuazione di queste misure.
Alla luce degli impegni presi dall’amministrazione comunale attualmente in carica e considerata la quasi totale assenza di politiche strutturali capaci di rispondere ad uno stato di emergenza globale, Extinction Rebellion ha consegnato formalmente alla commissione le sue tre richieste:
- Dire la verità alla cittadinanza, tramite tutti i canali di cui il Comune dispone, sulla gravità dell’emergenza climatica ed ecologica
- Portare le emissioni di gas serra allo zero netto entro il 2025 attraverso la riduzione dei consumi e della domanda d’energia
- Istituire un’Assemblea di Cittadini per decidere sulle misure da attuare e garantire una transizione giusta ed equa.
Alle tre domande ha seguito un lungo dibattito che ha visto coinvolti alcuni membri della commissione, che hanno tentato di rispondere alle nostre tre richieste. Il comune di Torino lamenta una grossa difficoltà nel comunicare lo stato di emergenza e nell’attuare politiche ambientali strutturali volte a contrastare in modo efficace la crisi. Gli sforzi dell’apparato amministrativo sembrerebbero non riuscire a trovare spazio all’interno degli organi di stampa, e la presenza di “ostacoli politici” ed “insoddisfazioni popolari” ridurrebbe la possibilità di portare avanti misure di contrasto alla crisi climatica. A scopo puramente informativo, sono stati inoltre proposti incontri non-strutturati sulle politiche ambientali comunali previste. Tuttavia, tale confronto non sembra minimamente avvicinarsi alla nostra proposta di istituire assemblee cittadine, scientificamente formate e con potere deliberativo.
La linea programmatica del Comune di Torino risulta inadeguata ad affrontare il collasso climatico a cui stiamo andando incontro. L’urgenza della situazione non permette di perdersi in giochi partitici e calcoli basati sul consenso elettorale. Lo ribadiamo ancora una volta: se i governi e le istituzioni non adotteranno rapidamente misure drastiche che siano in grado di contrastare realmente la gravità della crisi climatica ed ecologica, ci troveranno unite e uniti, fianco a fianco, in una nuova di dichiarazione di ribellione nonviolenta con azioni di disobbedienza civile.
Agiamo in nome della vita.
Con amore e rabbia,
Extinctio Rebellion Piemonte – Extinction Rebellion Italy