Il Tar Piemonte, con la recente sentenza n. 857/2019 ha accolto il ricorso dell’Autorità d’ Ambito torinese e annullato la delibera con cui il Consiglio comunale di Villarfocchiardo aveva scelto di restare fuori dal gestore unico idrico Smat S.p.A. finché non si fosse trasformato in azienda di diritto pubblico, e nel frattempo di continuare a gestire in autonomia il proprio acquedotto. Scelta che non dipendeva da qualche forma di egoistica difesa delle proprie risorse, ma dal rispetto della volontà popolare espressa chiaramente dai referendum sull’acqua del 2011, che anche in Villarfocchiardo aveva fatto registrare un SI all’acqua pubblica plebiscitario.
L’Autorità d’Ambito Idrico torinese ha cercato di far applicare la legge che impone un unico gestore del sistema idrico integrato per ciascun ambito territoriale (Torino Città Metropolitana per SMAT): ma anche il referendum è legge dello Stato, e la leale collaborazione tra enti pubblici è un principio base della pubblica amministrazione! Invece, Ato3, che rappresenta tutti Comuni della Città Metropolitana, ha scelto il conflitto, la denuncia al TAR e le conseguenti spese legali. Questa vertenza giudiziaria è stata una beffa per i cittadini torinesi tutti: è con le nostre tariffe che si finanzia l’Ato3, pertanto grazie alla sua miope bellicosità abbiamo finito per finanziare una causa contro uno dei pochi Comuni che ha cercato di rispettare l’esito referendario.
Stupisce che non una voce si sia levata dai Comuni del nostro territorio per dire che altri sono i modi per dirimere le controversie tra i Comuni, e per spendere il denaro pubblico. D’altra parte sono gli stessi Comuni che continuano ad accettare passivamente che i loro rappresentanti di area omogenea non si prendano nemmeno la briga di informarli delle scelte compiute a nome loro nella Conferenza ATO3: Villarfocchiardo si trova così nella paradossale situazione di non sapere nemmeno di avere votato contro se stesso, come il TAR rileva prontamente.
E’ questa la modalità di interazione tra gli enti pubblici che dobbiamo aspettarci da ora in poi? Rinuncerete alla politica e farete della litigiosità la cifra della pubblica amministrazione, a spese dei vostri cittadini?
Altro motivo di stupore viene dall’inerzia della Regione che lascia condannare un piccolo Comune perché non vuole acquistare alcune azioni per diventare socio del gestore unico SMAT finché questa non sarà un’azienda di diritto pubblico come ha voluto il popolo italiano con il Referendum. Quella stessa Regione che lascia tuttora indisturbati i potenti e influenti gestori idrici privati nella provincia di Cuneo, alla faccia del gestore unico del servizio idrico integrato, imposto al Comune di Villarfocchiardo.
La sentenza contro il Comune di Villarfocchiardo è pronunciata con la formula classica: “In nome del popolo italiano”. Mai come questa volta ci sentiamo di dire che NO, non è in nostro nome. Al Sindaco, al Consiglio comunale e ai Cittadini di Villarfocchiardo va tutto il nostro apprezzamento per la coerenza ideale dimostrata, unitamente alla più viva solidarietà.
Il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino