A questo link, è possibile seguire in diretta la mobilitazione spontanea che si sta svolgendo a Santiago del Cile.
Dopo la marcia di questa mattina, con centinaia di donne che hanno percorso l’Alameda vestite di nero e in totale silenzio per onorare i morti e chiedere allo Stato di non continuare a ferire o uccidere le persone che protestano, si pensava che questo pomeriggio a Santiago la popolazione si sarebbe recata nei cimiteri per ricordare i propri cari, approfittando del sole primaverile.
E invece in modo spontaneo e autoconvocato migliaia di persone stanno riempiendo Plaza Italia, il punto più centrale della capitale che è diventato il simbolo della ribellione.
Non sono state né le forze politiche né i movimenti sociali a convocare quella che si sta rivelando una delle più grandi manifestazioni svoltesi a due settimane dall’inizio di questa esplosione sociale che chiede un nuovo patto, un nuovo modo di vivere insieme nella società.
La gente non vuole più misure di facciata. Vuole andare alla radice del problema e arrivare a una nuova Costituzione, capace di rappresentare le condizioni in cui vuole vivere.
Il rimpasto di governo e le misure sociali proposte da Piñera non sono sufficienti. Non basta che abbia ritirato i militari dalle strade; la gente ne ha abbastanza e vuole che se ne vada.
I Carabineros hanno iniziato a lanciare lacrimogeni e a usare gli idranti, mentre la gente manifestava in modo gioioso e nonviolento. A quel punto la gente si è infuriata, ha cominciato a inseguire le auto della polizia usando bastoni, aste di ferro….. quello che trovava e ha eretto barricate per fermare i camion con gli idranti.
Secondo la radio, si sono radunate circa 1 milione di persone. Sono in atto manifestazioni in molte altre regioni e città del Cile.