Partito da Bologna per contrapporre una piazza piena e colorata al lancio della campagna della Lega per le elezioni regionali in Emilia Romagna, si è esteso a Modena e ora sta dilagando in tutta l’Italia. E’ il movimento delle sardine, che nella sua pagina Facebook elenca gli eventi ufficiali dei prossimi giorni:
21/11 Sorrento
22/11 Palermo
23/11 Reggio Emilia
23/11 Perugia
24/11 Rimini
25/11 Parma
30/11 Firenze
30/11 Napoli
30/11 Ferrara
1/12 Milano
e sintetizza in dieci punti le idee e i valori di un movimento che oppone alla politica dell’odio e degli insulti la nonviolenza e la creatività.
1. I numeri valgono più della propaganda e delle fake news, per questo dobbiamo essere in tanti e far sapere alle persone che la pensano come noi che esiste questo gruppo;
2. È possibile cambiare l’inerzia di una retorica populista. Come? Utilizzando arte, bellezza, non violenza, creatività e ascolto;
3. La testa viene prima della pancia, o meglio, le emozioni vanno allineate al pensiero critico;
4. Le persone vengono prima degli account social. Perchè? Perchè sappiamo di essere persone reali, con facoltà di pensiero e azione. La piazza è parte del mondo reale ed è lì che vogliamo tornare;
5. Protagonista è la piazza, non gli organizzatori. Crediamo nella partecipazione;
6. Nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza. Siamo inclusivi;
7. Non siamo soli, ma parte di relazioni umane. Mettiamoci in rete;
8. Siamo vulnerabili e accettiamo la commozione nello spettro delle emozioni possibili, nonché necessarie. Siamo empatici;
9. Le azioni mosse da interessi sono rispettabili, quelle fondate su gratuità e generosità degne di ammirazione. Riconoscere negli occhi degli altri, in una piazza, i propri valori, è un fatto intimo ma Rivoluzionario;
10. Se cambio io, non per questo cambia il mondo, ma qualcosa comincia a cambiare. Occorrono speranza e coraggio.