Lettera al Presidente del Consiglio Conte dei promotori dell’appello sull’emergenza climatica.
Gentile Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte
Esprimiamo il nostro affettuoso e convinto sostegno ai giovani e coraggiosi attivisti digiunatori di Extinction Rebellion (XR) italiani che, al pari di noi, ma con più determinazione di noi, rivendicano la dichiarazione dello stato di emergenza climatica ed ambientale presidiando, da lunedì 7 ottobre piazza Montecitorio, in connessione con una “settimana di ribellione internazionale all’estinzione”.
Li abbracciamo e li ringraziamo nella nostra qualità di promotori dell’appello lanciato lo scorso aprile sull’emergenza da dichiarare, suscitatore a suo tempo di mozioni parlamentari in tal senso; appello che si può ancora firmare on line su: https://www.petizioni.com/
Quello che sottolineiamo, di fronte alle tante prese di posizione istituzionali di questi giorni sulla emergenza climatica, per lo più puramente retoriche e di comodo da parte di politici in cerca di pubblicità, è che la meta delle emissioni zero di CO2, indicata dagli accordi ONU di Parigi, è sì importante, ma ancora più importante è sapere indicare i percorsi concreti di misure e piani da attivare subito per raggiungerla: il nostro appello dava dei contributi in questo senso recepiti in buona parte dalla mozione presentata da Loredana De Petris (prima firmataria) al Senato e che il voto parlamentare lo scorso giugno ha respinto.
La nostra aggiunta nonviolenta rispetto alla tradizione ambientalista è in particolare il riferimento all’opposizione al rischio nucleare, sia militare che civile. Il nucleare come sistema della deterrenza è la massima espressione dell’attività bellica (quindi tra le principali fonti emissive); ed il ciclo del combustibile, anche esso di possibile uso militare, con la sua eredità di scorie radioattive non smaltibili, basta da solo a mettere a rischio la sopravvivenza umana. Allora anche qui ci confrontiamo con una vera emergenza che dobbiamo cominciare a neutralizzare, sul lato militare, aderendo come Paese al Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN). Sul lato civile: in linea con il voto referendario del popolo italiano, nel 1987 e nel 2011, riteniamo che occorra essere coerenti con il giudizio che la tecnologia delle centrali elettronucleari sia parte del problema ecologico e per niente affatto soluzione di esso. E ci sono manovre della lobby nucleare in tal senso da denunciare e respingere, come ad esempio attesta il voto del consiglio UE del 25 settembre scorso: l’energia nucleare addirittura viene proposta alla classificazione tra quelle “sostenibili” da finanziare!
Nel riempire di contenuti i percorsi verso la conversione ecologica riteniamo essenziale, anche in ciò sintonici con le mobilitazioni giovanili e nonviolente, il ruolo della partecipazione popolare nella progettazione e nel controllo degli interventi. E riteniamo importante da parte nostra sottolineare che vediamo il coinvolgimento della base dei cittadini come inveramento, e non stravolgimento, dell’impianto della democrazia delineato dalla Costituzione nata dalla Resistenza antifascista.
Ci auguriamo che l’iniziativa dei digiunatori, giunta nel momento giusto in direzione di un efficace impegno di sensibilizzazione del pubblico, abbia ulteriori momenti sviluppi positivi, dopo il notevole risultato di aver incontrato il ministro dell’ambiente Sergio Costa: e aiuti a riaprire la partita della dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica. Il presidente del Consiglio riceva i ragazzi soddisfacendo la richiesta per la quale essi hanno deciso di continuare lo sciopero della fame ad oltranza!
Manifestiamo a questo proposito la disponibilità a concordare e percorrere con XR tratti di cammino insieme per predisporre e qualificare situazioni e tratti di una comune strategia di lotta nonviolenta, includente forti azioni di disobbedienza civile di massa.
A nostro giudizio, dobbiamo focalizzare e superare l’intreccio ignorato tra emergenza ecologica e emergenza nucleare, mirando ad un mondo in cui la giustizia sociale avanzi globalmente e si organizzi per contenere e sconfiggere le brame di potere e l’avidità della ristretta oligarchia straricca, concentrata nel Nord planetario, alla base del sistema che sta provocando la sesta estinzione di massa.
Ai giovani digiunatori, costruttori del futuro per cui ci battiamo, dovremmo comunicare tutti di essere felici di condividere il loro motto: facciamo emergere le verità sulle crisi che stiamo vivendo, agiamo subito e animiamo ed organizziamo il coinvolgimento attivo della gente!
Esortazioni che risulteranno tanto più credibili se c’è chi riesce a mettere sul piatto della bilancia il peso dei “persuasi”: quelli che per le loro idee sono disposti a sacrificarsi, a pagare di persona, a mettere in gioco i propri corpi.
Alfonso Navarra – Disarmisti esigenti CELL. 340-0736871 alfiononuke@gmail.com
Antonia Sani – WILPF Italia CELL. 349-7865685
(coordinamento politico organizzativo dell’iniziativa)
Ricordiamo i primi firmatari del citato appello sulla emergenza climatica dell’aprile 2019,
Moni Ovadia – Alex Zanotelli – Edo Ronchi – Grazia Francescato – Guido Viale – Mario Salomone – Vittorio Agnoletto – Alessandro Marescotti – Antonia Baraldi Sani – Oliviero Sorbini – Michele Carducci – Francesco Masi – Laura Tussi