Il disegno del simbolo della nonviolenza attiva nella suggestiva cornice notturna di piazza Castello a Torino è stato l’atto conclusivo del Festival della nonviolenza e della resistenza civile.
L’evento è stato occasione per ricordare ai presenti la seconda marcia mondiale per la pace e la nonviolenza.
Il simbolo della Nonviolenza attiva si fonda sui principi base della nonviolenza attiva interna ed esterna: – Pensare, sentire e agire nella stessa direzione (coerenza interna) – Tratta l’altro come desideri essere trattato tu (coerenza esterna)
Il cerchio è simbolo della perfezione
Due cerchi, uno più piccolo e interno per l’individuo (la coerenza interna) e intorno a lui uno grande per l’universo, la società o l’altro, (la coerenza esterna).
Ma queste due principi non sono separati: non ci può essere coerenza interna senza coerenza esterna, così come non esistono individui isolati, sconnessi dalla società globale. Questa relazione è sempre attiva in entrambe le direzioni e in continuo movimento ed è rappresentata dalla spirale che indica anche l’universo in movimento e la forza evolutiva crescente che è un riferimento importante per l’umanesimo universalista.
Il simbolo ha destato interesse e curiosità nei passanti che l’hanno “portato con se” in foto e selfie.
Non sono mancate le istanze ecologiste nella forma di domande sulla destinazione finale dei numerosi bicchieri di plastica usati nell’installazione come protezione delle candele dal vento: a chi ce l’ha chiesto abbiamo assicurato il riutilizzo dei bicchieri per installazioni successive e comunque il loro conferimento negli appositi contenitori per materie plastiche; per le future installazioni rimaniamo aperti a proposte alternative che ci consentano di risolvere il problema senza l’utilizzo di plastiche.