In contemporanea con molte altre città italiane anche Pescara mostra la sua vicinanza al popolo curdo che, dal 9 ottobre scorso, è stato preso sotto attacco dalla Turchia di Erdogan.
Sabato 12 e domenica 13, dalle 10 fino alle 18, la Rete Kurdistan Abruzzo è riuscita ad organizzare un presidio permanente presso l’inizio della strada parco, all’incrocio di Viale Muzii, in cui è stato istallato un gazebo con striscioni e bandiere e un impianto voce per chiunque avesse voluto mostrare il proprio sostegno al Rojava.
Sempre Domenica, ma alle 19, l’ANPI Pescara ha organizzato un sit in presso la Nave di Cascella per mostrare solidarietà e appoggio al Kurdistan ma anche una dura condanna ai bombardamenti avviati dal presidente turco.
Tantissimi gli interventi al sit in, quali Nicola Palombaro, di ANPI, Walter Rapattoni dell’associazione Unione Inquilini e il Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo che, insieme al segretario provinciale Prc-SE Federazione di Pescara Corrado di Sante, hanno affermato:“Mobilitiamoci per chiedere stop all’invasione delle truppe di un paese antidemocratico nella Nato. Chiediamo che l’Italia rompa le relazioni con la Turchia e ritiri l’ambasciatore. L’unione Europea ha il dovere di imporre sanzioni. Apriamo le porte ai profughi, chiudiamoleal fascista islamista Erdogan!”
Tantissime le bandiere sventolate al presidio e tante le adesioni di associazioni e movimenti, quali: CGIL Pescara, Associazione Ginestra, Partito di Rifondazione Comunista, Articolo1, Rete Oltre il Ponte, Unione Inquilini Pescara, Associazione Vittime Civili di Guerra – Pescara, Dema Pescara, Mazì Pescara, Arcigay Chieti, Coalizione Civica Pescara.
Fotografie di Benedetta La Penna