Più di 700 persone sono state arrestate in azioni di disobbedienza civile organizzate in tutto il mondo da Extinction Rebellion nel primo giorno di proteste per chiedere interventi urgenti sulla crisi climatica. Gli attivisti si sono incollati agli edifici governativi, hanno occupato importanti luoghi pubblici e hanno chiuso le strade per dare l’allarme sull’imminente catastrofe del riscaldamento globale.
Quasi 300 persone sono stati arrestate a Londra dopo aver chiuso le strade principali e occupato 11 punti di Westminster, tra cui Westminster Bridge. A New York City quasi 90 attivisti sono stati arrestati dopo aver messo in scena un die-in a Wall Street, versando sangue finto sulla famosa statua del toro davanti alla sede della Borsa. Decine di persone sono state arrestate anche ad Amsterdam, Vienna e Madrid. A Brisbane, in Australia, un attivista è rimasto appeso a Story Bridge su un’amaca per sei ore. Gli attivisti sono scesi in strada anche in Cile, Colombia e Messico. I manifestanti brasiliani hanno tenuto un die-in sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, mentre quelli francesi hanno chiuso la strada nel centro di Parigi vicino a Notre-Dame.
Durante la manifestazione di Berlino è intervenuta Carola Rackete: “Come Extinction Rebellion, chiediamo che le emissioni nette siano ridotte a zero entro il 2025 come parte di un programma di emergenza, così come la fine immediata della perdita di biodiversità” ha dichiarato. “Chiediamo anche, e questa è la parte interessante, che ci sia un’assemblea di cittadini che voti sulle misure necessarie. Noi non facciamo proposte politiche concrete. Stiamo dicendo che la questione deve essere restituita democraticamente ai cittadini, che poi decidono insieme sulle misure da prendere”.
Le proteste continuano oggi nelle città di tutto il mondo. A Londra, Extinction Rebellion ha in programma di piantare almeno 800 alberi davanti al Parlamento.
Fonte: Democracy Now!