Plaude la decisione della comunità curda siriana di riunirsi agli altri popoli della Siria lottando a fianco dell’esercito nazionale per respingere l’invasione delle truppe turche, invece di continuare a rincorrere l’illusoria “protezione” degli Stati Uniti, la cui stessa presenza in Siria è comunque illegittima.
I siriani di tutte le etnie e confessioni — Arabi, Curdi, Armeni, Assiri, Sunniti, Sciiti, Alawiti, Drusi, Cristiani, Yazidi — sono convissuti insieme pacificamente e proficuamente da generazioni e potranno farlo in futuro, se lasciati in pace.
La sconfitta dell’invasore turco ed il ritiro di tutte le forze straniere e delle formazioni jihadiste e terroriste presenti nel paese è premessa indispensabile per l’apertura di una trattativa per una maggiore autonomia dei curdi-siriani nel quadro di una Siria multietnica, integra, indipendente, laica e socialista.
Chiediamo al Governo italiano di adottare tutte le misure necessarie, non solo per porre un embargo totale su tutte le forniture di armi alla Turchia, ma anche per sottoporla se necessario a sanzioni, e – contemporaneamente – chiediamo di annullare le sanzioni alla Siria, che causano enormi sofferenze alla sua popolazione, e riallacciare normali relazioni con il Governo di Damasco.