Il 2 novembre, se il governo italiano non interverrà per annullarlo, verrà automaticamente rinnovato il Memorandum con la Libia, cioè quegli accordi che prevedono anche l’intervento della guardia costiera libica per fermare e riportare sulla terraferma i migranti che tentano di raggiungere le coste italiane ed europee.
Di fronte a questa imminente scadenza, il Tavolo Asilo, composto da diverse realtà che si occupano di migranti, cui aderisce anche la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, chiede all’esecutivo un’inversione di rotta.
“L’orrore dei lager in cui vengono rinchiusi i migranti intercettati è stato ormai ampiamente documentato – si legge in una nota diffusa dal Tavolo asilo – : torture, violenze, stupri e altre vessazioni finalizzate a calpestarne li diritti e la dignità di esseri umani. Tutto ciò, unito alla guerra alle Ong che fanno salvataggi in mare, ha comportato un aumento esponenziale di morti nel mediterraneo centrale, che ormai è diventata la rotta più pericolosa per i migranti in fuga”.
Mercoledì 30 ottobre, alle 12, presso l’Hotel delle Nazioni, in via Poli 6 a Roma, il Tavolo Asilo terrà una conferenza stampa per presentare il testo della lettera aperta che invierà al governo italiano chiedendo di non rinnovare il Memorandum.
All’incontro con la stampa parteciperanno, tra gli altri, il giornalista di Avvenire Nello Scavo e il giornalista tedesco Philipp Zhan.
Aderiscono al Tavolo Asilo: A Buon Diritto, Acli, Action Aid, Amnesty International Italia, Arci, Asgi, Avvocato di strada, Casa dei diritti sociali, Centro Astalli, Cir, Cnca, Comunità di S. Egidio, Emergency, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Intersos, Mèdecins du Monde Missione Italia, Oxfam, Save the Children Italia, Senza confine.