Per guidare la capitale della Colombia è stata scelta con il 35,2 per cento dei voti
Claudia Lopez, dichiaratamente omosessuale, è la prima donna a essere eletta sindaco di Bogotà. Per guidare la capitale della Colombia è stata scelta con il 35,2 per cento dei voti. Lo sfidante Carlos Fernando Galán Pachón si è fermato al 32,5 per cento delle preferenze.
“Oggi è il giorno delle donne” ha detto Lopez. “Sapevamo che potevamo vincere solo unendoci, lo abbiamo fatto. Abbiamo vinto e abbiamo fatto la storia”. Lopez, che si autodefinisce “incorruttibile“, ha 49 anni ed è una dirigente del partito di sinistra Alianza Verde y el Polo Democrático. Durante la campagna per le elezioni amministrative, che ieri hanno visto andare al voto le principali città del Paese, ha avuto il supporto del compagno di partito ed ex sindaco di Bogotà, Antanas Mockus.
Ex giornalista, la neo-eletta sindaco si è era fatta conoscere per aver indagato sui legami tra le organizzazioni paramilitari e la classe politica. Nel 2014 era approdata alla politica candidandosi per il Senato, ottenendo il maggior numero di preferenze nel suo partito. Al centro del suo programma i temi della sicurezza, il rispetto dell’ambiente, l’educazione e la lotta a ogni tipo di discriminazione.
La vittoria di Lopez è stata salutata con entusiasmo dalla sinistra e, come evidenzia il portale ‘Colombia Diversa’, che riferisce di “successo storico”, anche dalla comunità Lgbt.
Le elezioni amministrative sono state descritte dalla stampa locale come l’espressione di un rifiuto degli estremismi da parte dei colombiani, con un ritorno verso posizioni più moderate e di centro-sinistra. A suggellare la sconfitta del centro-destra anche l’ex presidente Alvaro Uribe, che su Twitter ha scritto: “Abbiamo perso, riconosco la sconfitta con umiltà; la lotta per la democrazia non conosce fine”.