Testo e fotografie: Daniela Anomar
Lunedì 28 ottobre sull’Alameda abbiamo potuto osservare diversi incendi. I mezzi di comunicazione, che proteggono gli interessi dei politici e degli uomini d’affari e le violazioni dei diritti umani dello Stato cileno, mostrano solo azioni che incolpano i cittadini e giustificano la repressione basata su tali atti. Attraverso le loro immagini possiamo porci alcune domande e riflessioni:
– Non riesco ancora a capire come sia possibile dare più peso alle perdite materiali che a quelle della vita o della vista, allo stupro o all’abuso, quando abbiamo già perso così tanto.
– Sono tre ore che cercano di bruciare l’entrata della stazione della metropolitana di Baquedano. Volete dirmi che sono gli stessi che hanno incendiato cinque stazioni della metropolitana in perfetta coordinazione durante il coprifuoco in soli 15 minuti?
– Martedì 29 ottobre idranti con sostanze tossiche contro gli educatori della scuola materna. Il giorno prima assenti sull’Alameda. Non si capisce.
– Ci stavano reprimendo dall’altra parte della Moneda. Eravamo decine di persone che cercavano di arrivare ad Amunategui, ma non ci siamo riusciti.
La portavoce del governo ha parlato ieri sera della marcia dei “guerriglieri”.
Giudicate voi stessi guardando queste immagini.