Riportiamo qui il discorso del Presidente del Colegio de Profesores de Chile e membro di Unidad Social – che in una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Santiago ha lanciato uno sciopero nazionale per domani, mercoledì 23 ottobre e per giovedì 24 ottobre. Maggiori informazioni su:
“Noi insegnanti facciamo parte del popolo, di quelli che vengono disprezzati dall’élite al governo, questa élite arrogante, questa élite che ci ha sistematicamente maltrattato per anni e che oggi cerca – e voglio denunciarlo qui – oggi cerca una via d’uscita “cucinata” tra di loro.
Oggi il Presidente della Repubblica ha convocato quattro partiti cosiddetti di opposizione per “cercare una soluzione”. Lo denunciamo. Si tratta di un negoziato, come è stato fatto tante volte prima e di cui la gente è stanca.
Che i partiti politici sappiano che la gente è stufa di loro, di questi negoziati condotti alle spalle dei cittadini. Tra noi professori sono sicuro che nessuno qui accetta una trattativa alle spalle della cittadinanza che si sta mobilitando.
Non sono stati loro a mobilitare le persone che oggi sono per strada. Se mai sono stati la causa, hanno fatto parte di questa crisi, quindi non possono prestarsi a una nuova operazione. Se si prestano a questa manovra verranno ripudiati dalle organizzazioni sociali, ma soprattutto dai cittadini.
Pertanto li invitiamo a non prestarsi ad alcuna “uscita” o “soluzione” condotta alle spalle del popolo, cioè senza movimenti sociali, cioè senza il mondo sociale.
Anche per questo motivo, domani noi insegnanti scenderemo in piazza a manifestare insieme a tutto il mondo sociale e a tutti i cittadini e giovedì parteciperemo attivamente allo sciopero generale indetto oggi.