Il 13 settembre 2019, alle ore 18.00, a Palazzo Chigi, è previsto un incontro tra Giuseppe Conte, Zoran Dimov, Zeljko Sajn della International Romanì Union, delegati del Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti (RSC) provenienti da tutta Italia. L’organizzazione è seguita dal Consigliere Diplomatico Benassi Pietro della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’incontro con il Governo, è stato richiesto al fine di implementare gli Accordi Quadro Strutturali Europei, la Strategia Nazionale di Inclusione RSC, il corretto utilizzo dei Fondi Strutturali Europei, stanziati all’Italia dalla Commissione Europea nel periodo 2014 – 2020. Sono 7 miliardi di euro destinati all’inclusione di senza fissa dimora, minori stranieri non accompagnati, vittime di tratta e schiavitù, detenuti ed ex detenuti, popolo Romanì. Al centro dei colloqui l’adeguamento a leggi nazionali ed europee relative ai Comitati di Sorveglianza e le relative procedure di coinvolgimento https://ec.europa.eu/info/
Da tempo siamo impegnati per implementare correttamente questi accordi: il 1 agosto 2019, l’ex Ministro Matteo Salvini, è stato denunciato per averli violati e per aver ordinato il censimento etnico delle abitazioni dove vivono RSC, una procedura non sospesa dal nuovo esecutivo del Partito Democratico e Movimento 5 Stelle ed ancora in attuazione al Ministero dell’Interno. In Italia continuano incessanti gli sgomberi senza inclusione, come dimostrano i recenti avvenimenti di Via Schiavonetti, zona Romanina, a Roma Capitale e Pisa.
Il 12 novembre 2019, alle ore 11,30, nel Tribunale di Roma, è stata fissata Camera di Consiglio, dal Gip Maria Clementina Forleo: si dovrà decidere il rinvio a giudizio dei responsabili di truffa e razzismo contro RSC. Negli atti processuali, sono depositati, le vicende relative allo sgombero del Camping River, ordinato da Matteo Salvini ed il Sindaco di Roma Virginia Raggi, il 26 luglio 2018.
Il 4 giugno 2019, Szabolcs Schimdt Direttore Generale della Commissione Europea Giustizia, si è recato nei campi di Barbuta e Castel Romano, dove ha incontrato i delegati del Consiglio Nazionale RSC Cizmic Odiseo, Hamidovic Alija ed Hamidovic Sabaheta. Da anni denunciamo condizioni di vita inumane. Ora i dirigenti di Bruxelles hanno potuto constatarle con i propri occhi: da giugno 2017, sono stati conclamati 70 casi di scabbia, leptospirosi, epatiti, leucemie, 63 persone morte negli ultimi 5 anni, mancanza di acqua potabile, impianti fognari letteralmente esplosi.
Nonostante i finanziamenti la vita nei campi è rimasta drammatica. Con interrogazione parlamentare presentata nell’ottobre del 2017, è iniziata ad emergere la verità. L’ex Ministro della Salute Lorenzin Beatrice firmò atti che contenevano documenti trasmessi da Boschi Maria Elena, ex Sottosegretario di Stato e dal Direttore del Ministero del Lavoro Tangorra Raffaele. UNAR ha ricevuto 17 milioni e 400.000 euro per garantire prevenzione sanitaria, ma ad oggi, non è arrivata una sola aspirina. Con i fondi, forniti a Governo e Città Metropolitane dovevano essere messi in piedi, progetti di inclusione scolastica per gli studenti RSC che abitavano nel Camping River, Salone, Castel Romano. Nessun bambino ha visto realizzarsi un solo progetto. Non solo, i bambini del River vennero violentemente sgomberati e messi sulla strada insieme.
Il 1 ottobre 2019, la Commissione Europea ha organizzato un incontro a Bruxelles, al quale parteciperanno delegati guidati da Zoran Dimov ed i rappresentanti dei Governi degli Stati appartenenti all’Unione. La vita del popolo RSC è a rischio. I nostri bambini, le donne, gli uomini e gli anziani muoiono ogni giorno a causa di razzismo, corruzione e di truffe sui Fondi Strutturali Europei. Il nostro Olocausto – Porrajmos, non è mai finito.
ufficio stampa e comunicazione
Associazione Nazione Rom