Nella denuncia, fatta a luglio dai legali di Carola Rackete, è stato chiesto il sequestro dei profili social dell’ex capo del Viminale.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è stato iscritto sul registro degli indagati con l’accusa di diffamazione dalla Procura di Roma per gli insulti inviati attraverso i social network alla capitana della Sea Watch 3, Carola Rackete.

L’iscrizione risale al luglio scorso quando i magistrati romani hanno poi inviato per competenza territoriale alla Procura di Milano gli atti relativi all’ex Ministro degli Interni.

Gli atti sono stati inviati a Milano perché lì risiede Salvini. Nella denuncia, fatta a luglio dai legali di Carola Rackete, è stato chiesto, tra l’altro, il sequestro dei profili social dell’ex capo del Viminale e sono stati riportati alcuni post di Salvini e alcuni commenti degli utenti contro la capitana della Sea Watch 3, attaccata per lo sbarco di alcuni migranti avvenuto l’estate scorsa.

 

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