Secondo alcune fonti sono già 3378 gli scioperi per il clima che si svolgeranno tra il 20 e il 27 Settembre in tutto il mondo.
In Italia la mobilitazione è stata decisa per il prossimo venerdì ma già domani, 20 Settembre, sono numerose le città del mondo dove il classico venerdì di Fridays for Future avrà una forza e un’intensità speciale.
Intanto negli USA si aspettano per domani 2 milioni di manifestanti, nel paese il cui presidente è uno dei principali negazionisti mondiali.
Greta Thumberg, iniziatrice e icona del movimento FFF è a New York per una serie di incontri con istituzioni e persone che possono avere un ruolo importante nelle decisioni sempre più urgenti da perdere ma è sempre più un movimento trasversale che chiede di fare sul serio e che denuncia il fatto che ogni giorno che passa senza cambiamenti sostanziali è un giorno perso.
Quello che è evidente è che il movimento è riuscito a mettere sempre più chiaramente il tema all’attenzione delle persone e dei governi così come è evidente che la risposta non è quella di una emergenza.
Per questo coloro che si sono impegnati in questa battaglia in prima linea come Fridays for Future, Extinction Rebellion, i movimenti ecologisti chiamano tutti a mobilitarsi e a dare, per mezzo dello sciopero, un segno concreto che i popoli sono consapevoli del problema, vogliono fare la loro parte ma chiedono anche ai potenti di fare la loro.
“There is no planet B”, non c’è un pianeta B diranno giovani e non di tutti i continenti, chiedendo che nell’agenda politica la situazione denunciata ormai dalla stragrande maggioranza degli scienziati venga affrontata con misure idonee, non con manovre di facciata di “green washing”.