Nella sua pagina Facebook SOS Mediterranee Italia lancia l’allarme per la situazione dell’Ocean Viking, ferma tra Linosa e Malta in attesa che le venga indicato un porto sicuro dove sbarcare i migranti soccorsi. “Abbiamo razioni alimentari standard ancora per 5 giorni sulla Ocean Viking, dice il logista di Medici senza Frontiere a bordo. Il nostro partner medico teme un rapido deterioramento dello stato psicologico dei sopravvissuti. 356 persone sono bloccate in mare da 13 giorni. Ancora nessuna indicazione di un porto sicuro. Ci sono persone le cui condizioni di salute potrebbero presto diventare critiche, fino al punto di dover richiedere un’evacuazione”.
Il Garante nazionale delle persone private di libertà, Mauro Palma, che in occasione della recente vicenda della Open Arms aveva scritto a Salvini esprimendo “forte preoccupazione per la perdurante situazione di privazione de facto della libertà delle persone a bordo della nave” si è rivolto ai suoi omologhi europei, in particolare quelli di Norvegia e Malta, chiedendo loro di risolvere lo stallo della Ocean Viking con una azione comune urgente per “rafforzare la tutela dei diritti delle persone a bordo”.
Per ora però continua l’abituale rimpallo di responsabilità tra paesi europei per decidere la ridistribuzione dei migranti. Il Portogallo si è detto disponibile ad accoglierne fino a 35 e la Francia “un numero importante”, ma questo non sarà possibile fino a quando i migranti non potranno sbarcare in un porto sicuro.