Una nuova giornata di proteste violente ha colpito la città di Hong Kong con la polizia impegnata a contenere la furia devastatrice dei manifestanti.
La governatrice Carrie Lam ha evidenziato che ormai chi protesta ha cambiato le richieste al governo che all’inizio erano focalizzate sul disegno di legge per l’estradizione poi accantonato. Tant’è che i manifestanti portano sempre in piazza la bandiera del Regno Unito simbolo del dominio coloniale sulla città
Carrie Lam in una conferenza stampa ha reso noto che non ha intenzione di dimettersi e ha avvertito che la città di Hong Kong, che ora è “piena di bullismo e maltrattamenti”, è sull’orlo di una “situazione molto pericolosa”.
Sono stati messi in atto meccanismi di emergenza per far fronte agli scioperi del lunedì, ha aggiunto Lam, aggiungendo che il governo di Hong Kong rispetta i diritti dei cittadini di esprimere le loro richieste, ma i manifestanti dovrebbero anche rispettare i diritti degli altri cittadini che non sono coinvolti.
La conferenza stampa di Carrie Lam si è tenuta mentre i manifestanti stavano effettuando uno sciopero in tutta la città. Gli attivisti sono anche scesi nelle principali stazioni della metropolitana durante le ore di punta del mattino, tenendo deliberatamente aperte le porte per impedire ai treni di spostarsi, colpendo gravemente i pendolari e compromettendo l’ordine sociale, come segnalano i corrispondenti ad Hong Kong del quotidiano Global Times.
I residenti hanno risposto gridando ‘Rioters! Rioters! Rioters!’ all’indirizzo dei manifestanti perché la protesta li ha tenuti bloccati nelle stazioni della metropolitana.
Mentre in città si tengono manifestazioni di rifiuto della violenza e supporto alle forze di polizia.
Come dimostrano queste immagini completamente censurate alle nostre latitudini.
No “alla violenza! Circa 90.000 residenti di Hong Kong hanno preso parte a una manifestazione per dimostrare la loro forte opposizione alla violenza e il fermo sostegno alla polizia
Le proteste che durano mesi in tutta Hong Kong hanno anche influenzato negativamente l’economia della città, ha affermato Paul Chan Mo-po, segretario finanziario di Hong Kong, anch’egli presente alla conferenza stampa.
“L’investimento del secondo trimestre ha visto un calo a due cifre, il peggiore in oltre un decennio. Anche il settore della vendita al dettaglio è scivolato, con la ristorazione, il turismo e l’ospitalità gravemente colpiti”, ha reso noto Chan.
Le proteste sono state innescate dall’opposizione a un emendamento a un disegno di legge di estradizione, che avrebbe consentito il rinvio a giudizio di presunti criminali sulla terraferma cinese.
Ma le proteste si sono evolute in più ampie manifestazioni illegali con scontri tra i manifestanti violenti e nostalgici del regime coloniale e la polizia di Hong Kong.