Commentando gli incendi in corso nella foresta pluviane dell’Amazzonia, il segretario generale di Amnesty International Kumi Naidoo ha dichiarato che le disastrose politiche del presidente del Brasile Jair Bolsonaro e del suo governo hanno aperto la strada all’attuale crisi.
“La responsabilità di spegnere gli incendi che divampano ormai da settimane ricade sul presidente Bolsonaro e sulla sua amministrazione”, ha aggiunto Naidoo.
“Nei mesi scorsi avevamo denunciato le invasioni illegali delle terre e gli attacchi incendiari prossimi ai territori delle popolazioni native, come nello stato di Rondônia, dove sono in corso molti degli incendi”, ha proseguito Naidoo.
“Nelle zone che abbiamo visitato quest’anno, la deforestazione è raddoppiata rispetto al 2018 a causa delle attività di coloro che invadono illegalmente i territori, abbattendo alberi, appiccando incendi e attaccando le comunità native”, ha denunciato Naidoo.
“Nonostante tutto questo, il presidente Bolsonaro ha intenzionalmente cercato di indebolire la protezione della foresta pluviale e compromettere i diritti di un milione di nativi che vi vivono. Quando persino la città di São Paulo, che dista migliaia di chilometri dall’Amazzonia, è stata avvolta dal fumo degli incendi, il presidente ha cercato di diffamare le Ong sostenendo che fossero state loro ad appiccare gli incendi“, ha commentato Naidoo.
“Invece di diffondere vergognose menzogne o di negare la dimensione della deforestazione, il presidente Bolsonaro dovrebbe assumere iniziative immediate per fermare l’avanzata degli incendi. Questo è fondamentale per proteggere il diritto a un ambiente salubre e quello alla salute, considerato l’impatto che gli incendi stanno avendo sulla qualità dell’aria in ampie zone del Brasile e dei paesi vicini”, ha replicato Naidoo.
“Al resto del mondo che chiede cosa fare per proteggere l’Amazzonia, chiediamo di partecipare alle campagne per proteggere i diritti dei popoli nativi e impedire ulteriori deforestazioni. Per loro, l’Amazzonia non è solo il polmone del mondo, è la loro casa“, ha concluso Naidoo.