“Con l’acqua alla gola” è il nome che è stata assegnata all’azione, pacifica e nonviolenta, che Extinction Rebellion (XR) ha compiuto domenica sera, durante il primo giorno dell’Alcart Festival.
Per l’occasione è stato installato un patibolo e due ribelli sono rimasti in piedi con un cappio al collo su dei blocchi di ghiaccio che si andavano via via sciogliendo.
«Con questa metafora vogliamo illustrare i devastanti effetti dello scioglimento dei ghiacciai e del conseguente innalzamento del livello del mare – ha dichiarato Giorgia con un cappio al collo – forse a qualcuno può sembrare macabro ma questa è la cruda realtà, stiamo solo riportando quello che la scienza ci dice da tempo e che i politici non vogliono ascoltare».
La comunità scientifica mondiale, infatti, lancia continui allarmi sull’impressionante velocità con la quale lo scioglimento dei ghiacciai sta avvenendo e sulle conseguenze che questo avrà sul livello dei mari e sulla biosfera terrestre. Nonostante ciò, ad oggi, non è stata adottata nessuna politica per rallentare e fermare il collasso climatico in atto.
Ciò che desta maggiori preoccupazioni, però, non sono le conseguenze che tutto ciò avrà sulla terra: «La terra è già sopravvissuta a cinque estinzioni di massa e continuerà ad esistere, non è lei ad essere in pericolo ma lo siamo noi», ha aggiunto Giorgia. Senza misure rapide e concrete per azzerare le emissioni di gas serra scoppieranno migrazioni di massa, conflitti per le risorse idriche e alimentari e, tra i tanti altri disastri, le 1.7 miliardi di persone che vivono nelle zone costiere si ritroveranno sfollate.
Il 27 settembre ci sarà il terzo sciopero mondiale per il clima anche ad Alcamo. Extinction Rebellion ha inoltre annunciato azioni di disobbedienza civile nonviolenta, invitando qualsiasi persona consapevole dell’emergenza ad entrare in contatto con loro tramite la pagina Facebook Fridays For Future Alcamo.