Martedí 6 agosto 2019 in occasione del 74 anniversario del bombardamento USA sulla cittá giapponese di Hiroshima (e di Nagasaki tre giorni dopo) si é svolta a Torino, in Italia, una commemorazione per celebrare le vittime di questa immane tragedia.
Pressenza ha contattato uno degli organizzatori della celebrazione, l´attivista Giorgio Mancuso, che ha gentilmente accettato di rispondere a qualche domanda.
Pressenza (PS): Come é nata l´idea di commemorare a Torino le vittime di Hiroshima e Nagasaki?
Giorgio Mancuso (GM): Si tratta di un appuntamento che a partire dalla campagna contro le armi atomiche lanciata nei primi anni di questo secolo dal Movimento Umanista ha fatto parte quasi costantemente del calendario estivo torinese. Questo appuntamento ha preso nuova forza dopo il 2017 in concomitanza con il lavoro di ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons), la campagna Italia Ripensaci ed il trattato TPAN (Trattato per la proibizione delle armi nucleari).
PS: Chi ha organizzato l´evento e con quali risorse?
GM: L’evento è stato organizzato dalla Casa Umanista di Torino, Il Messaggio di Silo, Partito Umanista di Torino, Convergenza delle Culture, La Comunità per lo Sviluppo Umano con nessuna risorsa economica ma con grandi risorse umane.
PS: A che ora e come si é svolto l´evento?
GM: L’evento è cominciato alle 21:30 ed è terminato verso le 23 in una serata dal clima gradevole e una atmosfera piacevole.
PS: Chi é stato invitato e chi ha partecipato alla commemorazione?
GM: L’invito è stato diffuso con una campagna social. Ha immediatamente aderito il Coordinamento piemontese di cittadini, associazioni, enti e istituzioni locali contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi, un insieme di settanta associazioni e singoli che promuove l’adesione dell’Italia al trattato TPAN.
PS: Che posizione hanno le autoritá cittadine torinesi verso un eventuale divieto delle armi nucleari?
GM: Il consiglio comunale torinese ha approvato una risoluzione che chiede al Governo ed al Parlamento italiano la ratifica del trattato TPAN. Un’analoga risoluzione è stata adottata dal Consiglio Regionale del Piemonte.
PS: Cosa ne pensi del ritiro unilaterale degli USA dai trattati che limitano la diffusione delle armi atomiche?
GM: Gli USA, come del resto Russia e Cina, sono apertamente contrari a tutti i trattati che potrebbero limitare la potenza nucleare che rappresenta un fulcro importante per mantenere i loro interessi nazionali, anche economici.
PS: Cosa ne pensi della presenza di armi atomiche USA in territorio italiano nelle basi di Ghedi e Aviano?
GM: Sono un grave pericolo per l’Italia perché la trasformano in un importante obiettivo atomico, possono essere causa di potenziali incidenti nucleari e sono circondate da un´opaco segreto militare.
PS: Consideri l´attuale sovranitá dell´Italia come reale o formale?
GM: L’Italia non ha nessuna sovranità sulle Armi Nucleari stanziate sul proprio territorio. Queste sono nella disponibilità della catena di comando della Nato, in particolare degli Stati Uniti.
PS: Quali atti andrebbero fatti per commemorare veramente le vittime di Hiroshima e Nagasaki e perché una tale barbarie non si ripeta mai più?
GM: Lo strumento migliore che come pacifisti nonviolenti abbiamo a disposizione attualmente è la firma del trattato TPAN per l’abolizione della Armi Nucleari. Fare pressione su parlamenti e governi per la sua approvazione è una delle campagne più importanti per il futuro del genere umano.