Detenzione arbitraria, impossibilità di chiedere asilo, mancata notifica del divieto d’ingresso, mancata attivazione delle procedure di protezione per minori non accompagnati. Questi i casi di violazione dei diritti fondamentali dei migranti osservati dalle Ong nelle zone di frontiera tra Francia e Italia.
Ogni giorno decine di persone provenienti da paesi come Eritrea, Sudan e Afghanistan che cercano di attraversare il confine verso la Francia sono vittime di abusi da parte delle forze di polizia francesi.
Nella fase precedente al respingimento verso l’Italia, queste persone vengono sistematicamente rinchiuse in container adiacenti al posto di polizia al confine con Mentone, in evidente violazione del rispetto delle garanzie legali. Per un lasso di tempo che spesso supera le quattro “ragionevoli” ore di privazione della libertà concesse dal Consiglio di Stato, i minori vengono rinchiusi insieme agli adulti e le donne non sempre separate dagli uomini in condizioni deplorevoli, con bagni inutilizzabili e scarso accesso al cibo.
Adama*, senegalese, ha rivelato di essere stato rinchiuso nei container per più di nove ore, nella notte tra il 16 e il 17 giugno 2019. Ha chiesto più volte di essere visitato da un medico a causa delle ferite alle dita riportate durante l’interrogatorio, ma non ha ricevuto alcuna cura prima di essere respinto in Italia.
Marie*, ivoriana, ha testimoniato di essere stata trattenuta la notte tra il 6 e il 7 giugno 2019 per circa undici ore e mezzo, con un’altra donna e due uomini che non conosceva, senza sapere il motivo del suo fermo né la durata.
Di queste testimonianze è stato informato il Procuratore della Repubblica di Nizza, che ha annunciato a fine 2018 l’apertura di un’inchiesta in seguito a una segnalazione depositata il 20 novembre 2018 da alcune Ong circa le pratiche utilizzate dalla polizia francese con i migranti, in particolare minori non accompagnati, durante i respingimenti in Italia.
13 nuove denunce devono ora essere incluse nell’inchiesta, che per il momento non ha portato alcun cambiamento nelle procedure amministrative e di polizia.
Le Ong hanno invitato il Relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei migranti, Felipe Gonzalez Morales, ad andare sul posto e constatare le gravi violazioni commesse dalle autorità francesi, per cercare soluzioni adeguate con la speranza di far rispettare finalmente i diritti dei migranti alla frontiera franco-italiana.