Nella notte tra il 28 e il 29 luglio il gruppo bolognese di Extinction Rebellion ha dato vita all’evento Nessun Dorma, in occasione della proiezione in piazza Maggiore del documentario Antropocene e dell’Earth Overshoot Day. Dopo una notte di assemblee e dibattiti alle 7.30 è stata inviata ufficialmente la bozza del movimento per chiedere al Comune di Bologna la dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica.
Comunicazione nonviolenta, riscaldamento climatico, Antropocene e dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica sono state le tematiche oggetto di laboratori, riunioni e assemblee che hanno animato la notte bianca bolognese del gruppo locale di Extinction Rebellion.
E’ cominciato tutto con un laboratorio di comunicazione nonviolenta, tenutosi sul sagrato della chiesa del Baraccano ed è finito con la presentazione della bozza di dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica al Consiglio Comunale nell’ultima seduta prima della pausa estiva. Nel mezzo dibattiti, laboratori e assemblee all’insegna dell’ecologia e della nonviolenza.
Gli attivisti di XR Bologna hanno chiuso la prima parte della fase di espansione cominciata a maggio a seguito della prima ribellione internazionale (15 aprile 2019), presentando le loro preoccupazioni sul palco del “Cinema sotto le stelle”.Nell’intervento di qualche minuto prima della proiezione del documentario è salita sul palco un’attivista “madre di due figli e insegnante di francese”, accompagnata da un’attivista sulla ventina e dal più piccolo tra i ribelli bolognesi (17 anni), rappresentando plasticamente la trasversalità generazionale del movimento anche a Bologna. L’intervento ha ricevuto l’endorsement dei distributori del documentario.
Alla fine della proiezione gli attivisti si sono spostati in Piazza del Nettuno e hanno disegnato con le candele il simbolo di Extinction Rebellion, una clessidra, ricordando ai molti presenti accorsi che il tempo stringe e urge un’azione concreta e radicale per limitare i danni del cambiamento climatico.
La suggestiva atmosfera e le rivendicazioni hanno convinto molti cittadini, ancora scossi per la visione del documentario, a unirsi in assemblea per riflettere sulle radici dell’Antropocene e cercare soluzioni. Da mezzanotte fino alle 2 i cittadini preoccupati hanno partecipato all’assemblea seguendo schemi di conversazione nonviolenta, cercando di includere tutti nella discussione. Quello della nonviolenza è il tratto distintivo del movimento, durante le azioni più radicali, ma anche nelle plenarie e nelle piccole riunioni organizzative.Dopo l’assemblea, restavano ancora una cinquantina di attivisti che hanno continuato i laboratori sull’eco femminismo e sull’emergenza climatica ed ecologica.
Intorno alle 7.30, dopo aver ripulito la piazza ed essersi riconnessi con la natura attraverso una seduta di Tai Chi, gli attivisti rimasti hanno inviato formalmente al Consiglio Comunale la propria bozza di dichiarazione ecologica e climatica, con la preghiera di discuterla e approvarla quanto prima. La bozza inviata è un documento con molti riferimenti scientifici e con chiare richieste di trasparenza, di azione e di visione futura.