Giovedì 4 luglio, al Senato, il Ministro dell’Economia Tria ha dichiarato che l’Italia realizzerà «il più forte aggiustamento strutturale degli ultimi anni».
Guai a parlare di austerità, però! Meglio far filtrare parole come “risparmi”, “congelamento”, “saldo positivo”, ecc. La sostanza non cambia. Tutti i settori sono toccati da tagli e cure dimagranti. Con poche eccezioni.
Un esempio? La spesa per acquisto di armi!
Ben 7 miliardi serviranno per comprare aerei Eurofighter, Tornado MLU, aerei da addestramento M345, elicotteri NH90, N-ESS e HH101, fregate Fremm, il sistema missilistico terra-aria di nuova generazione FSAF/AAMS, sommergibili U212 NSF, il sistema per il controllo del territorio SICOTE per i carabinieri, il sistema Teseo Mk2 e l’avvio del programma satellitare Cosmo-SkyMed, veicoli blindati 8×8 Freccia e Blindo Centauro II di Iveco Defense Veichles Oto Melara.
La ministra Trenta esprime la sua “massima soddisfazione”, noi meno.
Convinti sempre, a differenza dei grillini che sembrano aver cambiato opinione, che servano meno investimenti in spese militari e più in scuole, ospedali, case, parchi, palestre, ecc. per la nostra gente, sempre più in sofferenza.
O si inverte la rotta oppure dove sta il cambiamento tanto reclamizzato?
P.S. La trasmissione di dati dall’estero ha certificato la presenza di 85 miliardi di euro, relativi a circa 1,1 milioni di conti italiani all’estero. Detto che non tutti sono “ignoti” al fisco, a quando una lotta senza quartiere a quelli che invece sono evasione fiscale (e basta regali e regalini!)? E non per spenderli in armi, chiaramente!
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