L’estate trasforma le piazze di decine di piccoli comuni in teatri, cinema all’aperto, luoghi di musica ma anche spazi dove ascoltare, incuriosirsi, apprendere, ragionare insieme. Spesso si tratta di eventi messi su senza grandi finanziamenti ma con molta passione e cura, in grado di offrire risposte importanti al crescente bisogno di comunità. “E allora ben vengano le sedie trasportate in piazza, il teatro amatoriale, i microfoni che gracchiano, lo scotch che non tiene…” come scrive Chiara Sasso, anche quest’anno nella direzione artistica del Riaceinfestival (1-4 agosto).
Il periodo estivo è gravido di piccole grandi manifestazioni. Incoronate dalla parola festival perlopiù non richiamano glamour, importanti location, tappeti rossi, presenza di divi, abbondanza di contributi. Tutto il contrario. Si tira la carretta inventandosi ogni momento e mettendo in pratica davvero le nozze con i fichi secchi.
Un paese il nostro che improvvisamente da nord a sud, isole comprese, si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto, qualche volta con artisti conosciuti, attori compiacenti, più spesso con il gruppo musicale del posto a costo zero o quasi. L’importante è mettere giù un programma che sia dignitoso e che renda possibile lo stare insieme inventandosi una serata di bellezza.
Si ricorda, ognuno a modo suo che in fondo val la pena di fermarsi e puntare l’attenzione su quell’altro da sé che nel quotidiano solitamente sfugge; che sia un testo teatrale, un film, una canzone concentrato di emozioni. Qualunque cosa pur che ci si elevi staccandoci a forza dal quotidiano. Basta organizzarsi: Pro Loco, Associazioni, a man bassa volontariato per spostare sedie, sistemare palchi, prova microfoni. Tutto pur di mettere una distanza abissale da chi insiste a coinvolgerci nella pubblicità delle patatine sempre dritte riesumando un patetico Rocco Siffredi.
Siamo in estate, ma consapevoli che l’inverno tenterà di farci ridere riproponendo programmi televisivi e dicendo: cacca, culo, figa come alle elementari. E allora ben vengano le sedie trasportate in piazza, il teatro amatoriale, i microfoni che gracchiano, lo scotch che non tiene. Da Vinadio in Piemonte: Balla con i Cinghiali, alla Valle d’Aosta con Il Richiamo della Foresta, a Stradarolo nel Lazio, Fino al cuore della Rivolta a Fosdinovo in Toscana, Attacco poetico a San Michele Salentino … Una ricchezza incredibile che irrompe e presenta una biodiversità in natura fra umani davvero speciale.
E Festival sia, riappropriandoci anche della parola, dalla più piccola comunità alla più grande piazza. Nonostante tutto, ancora una volta il Riaceinfestival dal 1 al 4 agosto.
Ascanio Celestini, Peppino Mazzotta, Vauro Senese, Dario Brunori, Alex Zanotelli sono alcuni degli ospiti della nona edizione del festival di Riace (Festival sulle migrazioni e delle culture locali). Libri, spettacoli teatrali, incontri, film (tra cui Il Traditore di Marco Bellocchio): quattro giorni per immergersi nell’universale linguaggio del cinema e delle arti con cui riscoprire il Mediterraneo come luogo privilegiato di intreccio e confronto tra culture e lingue. Al Riaceinfestival quest’anno ci sarà anche la redazione di Comune.
Leggi e scarica il programma completo del Riaceinfestival (pdf), curato da fondazione “È stato il vento e da “Street video produzioni”.