Più di 50 persone, ieri sera, hanno dato luogo, a Castellammare del Golfo (Trapani), al Funerale del Nostro Futuro. Così Fridays For Future e Extinction Rebellion, organizzatori dell’inusuale manifestazione, hanno denominato il corteo funebre che ha marciato nelle vie del centro storico attirando l’attenzione di diverse centinaia di residenti e turisti.
La ragione di una tale forma di manifestazione, per alcuni difficile da digerire, era quella di denunciare il collasso climatico imminente, l’estinzione in corso di svariate decine di specie animali e vegetali e il pericolo che sta vivendo la specie umana.
La commemorazione si è tenuta in occasione dell’Earth Overshoot day, che rappresenta il giorno in cui abbiamo consumato tutte le risorse che la terra è in grado di riprodurre in un anno. In 7 mesi abbiamo esaurito tutte le risorse che la terra è in grado di produrre in 12 mesi.
Ad aprire il corteo un tamburo e uno striscione con la scritta “Emergenza Climatica ed Ecologica”, a seguire una bara ricoperta di fiori con su scritto “Il Nostro Futuro”. Il resto del corteo seguiva dietro, vestito di nero e con in mano fiori, candele e immagini di animali estinti o in via di estinzione.
Giunti a Piazza Marina e deposta la bara, alcuni manifestanti hanno spiegato, in maniera anche scenica, le loro ragioni. Altri, nel frattempo, distribuivano ai partecipanti e ai passanti dei gessetti con i quali sono stati scritti dei messaggi sulla strada. Messaggi forti pur nella propria ovvietà; tra questi: “ci resta un solo pianeta”, “la terra non ci appartiene, noi le apparteniamo”, ”è tempo di cambiare”.
«Ci ribelliamo ad un sistema malato che sta mettendo a rischio la nostra stessa vita sulla terra – ha dichiarato un manifestante -. Agiremo in modo pacifico, rifiutando qualsiasi ideologia e utilizzando la scienza come nostro unico faro».
Tra gli ultimi allarmi lanciati dalla scienza, quello dell’IPCC (GIEC in francese), il forum scientifico dell’ONU, in proposito, in maniera evidente afferma che abbiamo solo undici anni per evitare il punto di non ritorno. L’IPBES-ONU secondo il quale un milione di specie animali e vegetali sono a rischio estinzione nel breve periodo, una su otto.
In particolare Extinction Rebellion (XR) chiede ai governi nazionali e ai responsabili politici locali di dire la verità ai cittadini sulla crisi ecologica già in atto. In questo contesto si situano le richieste di dichiarare l’emergenza climatica proposte da XR e approvate a vari livelli da più di 600 amministrazioni nel mondo. XR chiede di intraprendere immediatamente una serie di azioni indispensabili per giungere a zero emissioni nette entro il 2025, quali quelle del consistente aumento del verde pubblico e di favorire la transizione verso il trasporto pubblico sostenibile. ovvero di lasciare il combustibile fossile sottoterra.
La manifestazione si conclusa con un appello a «non continuare ad ignorare la crisi climatica in atto» ed a fare rete. In proposito, gli organizzatori hanno chiesto ai presenti di mettersi in contatto con “Fridays For Future Alcamo” tramite i canali social (Facebook, Instagram).