Il 20 luglio si è celebrato il settimo pellegrinaggio a Yala, Jujuy, un luogo dove nella stessa data del 1969 fu proibito il discorso che Silo voleva dare nella selva di Jujuy. C’era l’autorizzazione delle autorità, ma fu negata all’ultimo. Così la folla accorsa si stupì del rifiuto ma poté ascoltare il discorso previsto per l’occasione che era stato registrato.
In quel discorso Silo parla ai popoli d’America invitandoli a farsi carico della loro liberazione e del loro destino spirituale. “….America congelata e abbracciata, deserta e piena, ghiacciata e profonda, l’ora della tua missione è suonata. Svegliati e alzati! tutto dipende dalla tua liberazione interiore, dalla tua pace interiore. Il resto avverrà come conseguenza”. 20 luglio 1969.
Questo luogo è stato per lungo tempo anche un centro di studi sul siloismo nella zona e nel paese. Con programmi di autoconoscenza, riflessione e sviluppo personale e sociale.
Circa trecento amici entusiasti sono venuti questa volta al pellegrinaggio e hanno partecipato all’evento, da Rio Negro, Mendoza, Cordoba, Lima e Buenos Aires e dal nord argentino e cileno.
Va notato che l’incontro e l’atto è stato trasmesso online e visto in varie parti del globo. L’evento si è realizzato con l’appoggio sponsorizzazione e il sostegno del comune di Yala.
Si completa così un altro evento per commemorare il cinquantesimo anniversario delle esposizioni pubbliche di quest’uomo, che un giorno, verso i 30, ha deciso di dare agli altri un messaggio di speranza, spirituale e umanista, di apertura e sviluppo, con realismo, energia, ottimismo, lanciato in tutto il mondo da questa latitudine meridionale…