La notte scorsa uno dei 43 naufraghi a bordo della #SeaWatch3 è stato evacuato dalla @guardiacostiera a Lampedusa a causa del serio peggioramento delle sue condizioni di salute. 11 giorni in mare. 11 giorni senza porto. 11 giorni di disumanità. #Fateliscendere.
“Abbiamo molti pazienti con dolori qui non curabili a causa delle torture. Non vi parlo da medico, vi parlo da essere umano. Aiutateci a trovare un porto sicuro. Per favore, aiutateci a far sbarcare queste persone dalla nostra nave, ora”, scrive su Twitter, Verena, medico a bordo di #SeaWatch.
Questo uno dei tweet ufficiali di oggi, la solidarietà di Mauro Biani (e la sua ironia) si esprimono come segue
Mentre continuano in tutta italia i bivacchi di protesta con coperte da naufraghi lanciati da Lampedusa e le richieste affinché si trovi una soluzione, il Capitano della Sea Watch, Carola Rackete, esprime pubblicamente il suo dilemma tra tentare di attraccare in un porto italiano (con conseguente rischio fondato di sequestro e multa astronomica in funzione del famigerato decreto sicurezza bis) e restare in una situazione che ogni giorno diviene sempre più insostenibile. La comandante aveva denunciato, nei giorni scorsi, un serio rischio di disidratazione per i naufraghi soccorsi dal suo equipaggio.
Dal 19 giugno, il Forum Lampedusa solidale ha invitato i cittadini e le cittadine dell’isola a dimostrare la propria solidarietà ai profughi e all’equipaggio della nave dormendo sul sagrato della Chiesa di San Gerlando.
L’Italia che resiste – Tigullio ha raccolto l’appello che arriva da Lampedusa: da lunedì 24 giugno, dalle ore 19,00 e fino alla conclusione si spera rapida della vicenda, la cittadinanza viene invitata a esprimere la propria solidarietà riunendosi in Piazza San Giovanni a Chiavari per un presidio pacifico e silenzioso, portando con sé la coperta termica che, come a Lampedusa, costituisce il simbolo della resistenza e dell’umanità.