La Rete dei comitati per la difesa del territorio è molto allarmata per la situazione ambientale in cui versano molti territori toscani rispetto all’uso di pesticidi, in particolare dopo il servizio su “Fuori TG” di Rai 3, da cui apprendiamo del rischio contaminazione di falde acquifere nella piana di Pistoia da parte di pesticidi e diserbanti. “Auspichiamo un intervento celere da parte della Regione e delle amministrazioni- afferma Eros Tetti, Presidente della Rete – che vietino l’uso di sostanze dannose e garantiscano la salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente.”
“Viviamo in un misceloma, siamo esposti ad un cocktail di inquinanti, nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo, nei cibi che mangiamo, di cui non conosciamo la pericolosità. Anche se i pesticidi sono ‘entro i limiti di legge’, questo non è sufficiente a tutelare la salute, né l’ambiente, perché la ricerca scientifica dimostra in modo inequivocabile che qualsiasi livello di esposizione ai pesticidi è un fattore causale dell’aumento nell’incidenza di cancro, malattie respiratorie, Parkinson, Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica (Sla), autismo, deficit di attenzione e iperattività, diabete, infertilità, disordini riproduttivi, malformazioni fetali, disfunzioni metaboliche e tiroidee. In particolare sono suscettibili all’esposizione i bambini, fin dalla fase della gravidanza, che può causare danni neurologici importanti, quali la diminuzione quoziente intellettivo e l’autismo”. La Prevenzione Primaria e il Principio di precauzione sono indispensabili, ma negletti dai politici sottomessi alle lobby”, afferma Gianluca Garetti, vicepresidente nazionale di Medicina Democratica.
Sempre più persone sono sensibili a queste tematiche, che devono diventare un serio argomento di dibattito e non i soliti proclami da campagna elettorale. Dobbiamo dare una risposta alle nuove generazioni che sono preoccupatissime del futuro che le attende.