Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, ha chiesto che “i migranti salvati in mare non vengano mai sbarcati in Libia, perché i fatti dimostrano che non è un paese sicuro”. Ha espresso inoltre preoccupazione per “l’atteggiamento del governo italiano nei confronti delle Ong che conducono operazioni di salvataggio nel Mediterraneo e per l’impatto che alcune parti del decreto sicurezza bis potrebbero avere sulla vita delle persone che necessitano di essere salvate in mare”. Mijatovic ha poi chiesto di indicare alla Sea-Watch 3 “un porto sicuro che possa essere raggiunto rapidamente” e insistito che la responsabilità per le operazioni di ricerca e salvataggio, gli sbarchi e l’accoglienza delle persone soccorse deve essere condivisa tra tutti gli Stati membri della Ue e non affidata solo a quelli costieri.
Arrogante come sempre la replica di Salvini: “In Italia per quello che mi riguarda e col mio permesso non arriva nessuno, possono mandare i caschi blu dell’Onu, gli ispettori del Consiglio d’Europa, il commissario Basettoni, Pippo, Pluto e i Fantastici 4. Barchini e barconi non ne arrivano”.
“Dopo oltre 6 giorni dal soccorso, la Sea-Watch è ancora bloccata con a bordo 43 naufraghi, di cui 6 donne e 3 minori non accompagnati, uno di soli 12 anni: hanno bisogno di sbarcare subito. Chiediamo con forza che si faciliti la disponibilità delle città tedesche pronte ad accoglierli” scrive su twitter la Ong tedesca.