Il 24 giugno la Corte d’Appello di Douai ha confermato la condanna inflitta in primo grado a Loan Torondel, un difensore dei diritti umani francese giudicato nuovamente colpevole di diffamazione e cui è stato inflitto ilpagamento di 1500 euro come ammenda e di 500 euro per danni e interessi. Le due sanzioni sono state sospese.
Nel gennaio 2018 Torondel aveva pubblicato sul suo profilo Twitter la foto di un migrante e di due agenti di polizia intenzionati a sequestrare un sacco a pelo nonostante la temperatura rigida.
Nel testo, sarcastico, Torondel proponeva un dialogo immaginario tra uno degli agenti e il migrante: “Ma fa due gradi!“. “Forse, signore, ma noi siamo la Nazione francese“, rifacendo il verso a un’affermazione simile del presidente Macron.
All’epoca Torondel faceva il volontario nel gruppo “L’albergo dei migranti” a Calais. Da Calais era stato sgomberato anche il migrante ripreso nella foto.
Pur con la sospensione della sanzione, la sentenza della corte d’appello di Douai stabilisce un pericoloso precedente: chi agisce con umanità e compassione viene criminalizzato e rischia di dover pagare un prezzo.