“La Sea-Watch è libera! Abbiamo ricevuto la notifica del dissequestro e della conseguente restituzione della nave” annuncia su twitter l’organizzazione tedesca no profit.
Il copione si ripete ancora una volta: dopo lo sbarco a Lampedusa di 45 migranti salvati nelle acque libiche, il 18 maggio, la nave era stata sottoposta a sequestro, con il solito correlato di accuse e proclami salviniani. E come al solito, le cose cominciano a sgonfiarsi: il provvedimento deciso dal procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella dal pm Cecilia Baravelli ha effetto immediato e la nave potrà lasciare il porto di Licata.
Il comandante della Sea-Watch Arturo Centore resta indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Sempre su twitter l’Ong annuncia che domenica il vescovo Bedford-Strohm, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania, farà visita all’equipaggio della Sea Watch. ”Lasciare annegare le persone non è un’opzione per la UE”, sostiene il vescovo, sollecitando l’aumento degli sforzi internazionali nel soccorso in mare.