I carabinieri cileni hanno sciolto e represso con gli idranti i professori che stavano manifestando pacificamente con dei cartelli davanti al Palazzo del Governo, guidati da Mario Aguilar, presidente del sindacato.
Per un anno, tutti gli insegnanti cileni hanno discusso, analizzato e hanno infine redatto una petizione in 12 punti che li ha portati a uno sciopero nazionale, dato che il Ministero non ha voluto risolvere i loro problemi e la cosa è andata avanti per diverse settimane. Infatti, la Ministra dell’Istruzione non solo si è rifiutata di negoziare, ma non ha neppure ricevuto i dirigenti per ascoltare le loro richieste e ha squalificato lo sciopero, sostenendo che sia promosso da motivazioni elettorali e politiche di Mario Aguilar. “Questa è violenza, che discredita, che non comprende nulla del modo in cui lavorano i sindacati o della democrazia interna che ci governa”, hanno detto oggi i dirigenti di Valparaiso, quando sono stati intervistati.
Con la forza questa mattina, martedì 25, i Carabinieri di Santiago hanno sciolto la dimostrazione pacifica e hanno portato in prigione gli insegnanti. Verso le 13:30 hanno finalmente rilasciato Mario Aguilar, ma non abbiamo alcuna conferma del rilascio anche degli altri compagni.
Dopo che il Presidente dell’Associazione degli Insegnanti è stato rilasciato, la Ministra della Pubblica Istruzione ha dovuto cedere e, pur avendo rifiutato durante le quattro settimane di sciopero di unirsi al tavolo delle trattative tra le due parti in conflitto, ha convocato domani, mercoledì 26 alle ore 9:00, Mario Aguilar e gli altri membri del consiglio direttivo del sindacato.
“Ora vedremo se c’è una reale volontà da parte dell’Associazione degli Insegnanti di porre fine a questo sciopero, che ha causato tanti danni ai bambini più vulnerabili della scuola pubblica, e che, per ragioni politiche, è stato esteso nelle ultime settimane in modo del tutto incomprensibile”, ha detto la Segretaria di Stato.
Da parte loro, gli insegnanti hanno accettato la proposta del primo incontro con la Ministra. “Ci saremo”, ha detto Mario Aguilar.
“Speriamo che in quell’incontro la Ministra della Pubblica Istruzione porti delle proposte per una soluzione a questo conflitto, lei sa bene quali sono i punti di conflitto, che sono i punti per i quali gli insegnanti hanno respinto la precedente proposta del sottosegretario”, ha detto.
“Spero che questo sia un cambiamento nella politica che il governo ha avuto finora e che si possa entrare in un percorso di dialogo e di ricerca di una soluzione a questo conflitto”, ha detto Aguilar, escludendo una possibile politicizzazione dello sciopero degli insegnanti.