Tor di Valle Bene Comune,
lo “Stato delle cose”
Dibattito pubblico
12 giugno – alle 17:30 – Presso la sede di Left
Via Ludovico di Savoia 2/B – Roma

Partecipazione libera con registrazione obbligatoria su Eventbrite

A differenza dei precedenti eventi organizzati, grazie alla collaborazione tra Left e DiEM25, dedicati all’Europa e al Green New Deal, questo è il primo incontro che “mette i piedi sul territorio”.

Per il dialogo con il territorio si è deciso di partire con un dibattito pubblico su un luogo particolarmente emblematico per la Capitale, una riserva naturale su cui da anni pende un progetto calcistico-immobiliare, mutato nel tempo, ancora appeso a varianti urbanistiche da approvare, infrastrutture mancanti, problemi di mobilità non risolti, corruttele e minacce di azioni risarcitorie milionarie.

L’incontro inquadra l’area protetta di Tor di Valle come un bene comune, e lo fa grazie al contributo del Comitato Popolare di Difesa dei Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà”, promotore della legge d’iniziativa popolare e della società di mutuo soccorso fondata sul principio della solidarietà intergenerazionale; il Comitato sarà rappresentato dal suo Vice-Presidente, il Professor Alberto Lucarelli.

L’agenda prevede una breve introduzione dell’architetto Enrico Cerioni che, anche tramite immagini proiettate, contestualizzerà i luoghi che saranno al centro del dibattito; l’intervento dell’architetto Paolo Berdini illustrerà la storia del progetto dello stadio, la sua evoluzione anche durante la sua esperienza di Assessore capitolino; l’architetta Cristina Grancio fornirà un aggiornamento circa la recente iniziativa – che l’ha vista protagonista – dell’approvazione della delibera favorevole all’annullamento della dichiarazione di interesse pubblico sull’impianto sportivo; l’avvocata Antonella Anselmo ripercorrerà la sequela di anomalie dei procedimenti e l’esperienza giudiziaria, ancora in corso, dei proprietari espropriandi.

Concluderà gli interventi dei relatori, che precederanno il dibattito, Alberto Lucarelli. Presenterà gli obiettivi del Comitato “Stefano Rodotà” e spiegherà come – per una fattispecie di area protetta quale Tor di Valle, sulla quale insistono interessi speculativi e finanziari – sia fondamentale la modifica del Codice Civile prevista dalla L.I.P. perché introduce la nozione di bene comune (ossia quella categoria di beni materiali e immateriali che esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo della persona e che devono essere salvaguardati dall’ordinamento giuridico anche a beneficio delle generazioni future), la cui tutela potrà essere azionata anche da un singolo cittadino, o collettivamente dalle Associazioni che da anni si battono per evitare la cementificazione di un’area naturale.

Link per la registrazione obbligatoria: https://bit.ly/2IlvD3j

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