Da alcuni giorni circola in rete quest’appello per la liberazione di Assange a cui volentieri la Redazione di Pressenza aderisce, rilanciandolo
APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI JULIAN ASSANGE
Siamo cittadini amanti della pace, della democrazia, della libertà e del rispetto dei diritti umani.
Julian Assange in queste ore versa in condizioni critiche dal punto di vista fisico e mentale, come riconosciuto dall’inviato speciale dell’ONU.
Da anni stanno cercando di annientare con ogni mezzo il fondatore di WikiLeaks: dopo aver imbastito nei suoi confronti un’accusa di stupro caduta nel vuoto, lo hanno prelevato con un blitz all’interno dell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra e incarcerato nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh, soprannominata la Guantanamo britannica.
Ha già passato sette anni come rifugiato politico, privato delle proprie libertà: ha già pagato a caro prezzo il suo conto per aver svelato al mondo molte verità scomode, tra le quali i crimini di guerra degli USA nella guerra contro l’Iraq, una guerra motivata con la menzogna, com’è ormai ampliamente risaputo.
Julian Assange ha recato un contributo molto importante alla libertà, svolgendo il suo compito di diffusione delle notizie, senza conoscere le quali è arduo comprendere il mondo in cui viviamo.
Un uomo così si è messo in gioco sapendo quello a cui avrebbe potuto andare incontro, ora tocca a noi difenderlo perché, così facendo, difendiamo anche il nostro diritto alla conoscenza.
L’accanimento nei confronti di questo uomo è un insulto al concetto di civiltà.
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Chiediamo una presa di posizione da parte delle nostre istituzioni e del Presidente Mattarella, in linea con La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (artt 11 – 14 – 19), e l’immediata scarcerazione per Julian Assange
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Comitato per la Liberazione di Julian Assange – Milano, Italia
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