L’evento del prossimo giovedì 13 giugno 2019 è co-promosso da Rete Italiana per il Disarmo, Amnesty International e Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, e vedrà la presentazione di una ricerca sulla percezione che mass media e opinione pubblica hanno dei droni armati.
L’appuntamento è per Giovedì 13 giugno alle ore 14.30 presso la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale (Piazza Montecitorio, a Roma): in quella sede si daranno appuntamento esperti nazionali ed internazionali per una Conferenza di confronto sulle prospettive dell’uso – anche italiano – di droni armati in missioni letali e le relative implicazioni strategiche, extragiudiziali, di trasparenza e tutela dei diritti fondamentali. L’incontro di approfondimento ha come titolo “I droni armati e il nuovo volto della guerra” ed è stato voluto e promosso da Rete Italiana per il Disarmo, Amnesty International e Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo per far crescere l’attenzione di politica e cittadinanza su uno strumento che in pochissimi anni ha radicalmente trasformato per la sua natura intrinseca le dinamiche dei conflitti (il cosiddetto “warfare”).
Un sistema d’arma che tocca, direttamente o indirettamente, anche l’Italia. Non a caso la prima sessione della Conferenza sarà dedicata in particolare alla presentazione di una ricerca realizzata appositamente dall’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo in merito all’opinione pubblica italiana attraverso alcuni focus group tenuti in diverse città italiane e un sondaggio svolto su un campione nazionale significativo. Ne parleranno Francesca Farruggia (Direttrice IRIAD) e Fabrizio Battistelli, presidente dell’Istituto di Ricerche. Francesco Vignarca di Rete Disarmo analizzerà invece la rilevanza della base aerea di Sigonella in Sicilia come snodo delle operazioni (anche letali) condotte dai droni statunitensi.
Nella seconda sessione, di respiro internazionale, si affronterà la questione delle vittime civili, i cosiddetti “danni collaterali”, degli attacchi condotti con droni armati a partire dal lavoro di ricerca svolto da Amnesty International presentato da Ella Knight del Segretariato Internazionale di AI. Della necessità di una regolazione dei droni nonché del lavoro dello European Forum on Armed Drones parlerà Wim Zwijnenburg di PAX Netherlands, cui farà seguito una relazione sulla rivoluzione del “remote warfare” e gli incroci tra droni e politica di difesa UE da parte di Foeke Postma, sempre di PAX Netherlands.
Nella terza sessione è invece intenzione degli organizzatori favorire un confronto con Parlamentari ed esponenti governativi per riflettere sul prossimo uso di questi sistemi armati da parte delle nostre FF.AA, sul loro uso parte di altre forze armate con partenza dal nostro territorio nazionale e sulle necessarie indicazioni operative e giuridiche. Inviti in tal senso sono stati già trasmessi a Parlamentari e rappresentanti del Governo.