La cooperazione internazionale incontra le imprese, costruendo ponti tra due mondi e creando opportunità di sviluppo, per l’Italia, l’Africa e i Paesi emergenti: è questa la promessa di Exco2019, esposizione al via mercoledì presso Fiera Roma, con partecipazioni da 74 Paesi.
“Saranno affrontati grandi temi” sottolinea il viceministro degli Esteri Emanuela Del Re, intervistata dalla ‘Dire’ a margine della presentazione della fiera oggi in Farnesina. In primo piano nel colloquio la partecipazione di dirigenti politici e associazioni dell’Africa, con rappresentanti di 35 Stati, 22 reti contadine e tra gli altri esponenti di spicco dei governi di Etiopia, Somalia e Niger.
“C’è un grande sostegno da parte del ministero e da parte dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, per un
appuntamento che si ripeta poi ogni anno e diventi il foro per discutere questi problemi” spiega Del Re.
Il suo assunto è che la “cooperazione internazionale è il braccio operativo più importante della politica estera italiana e un motore sociale fondamentale proprio perché si muove su un piano globale”.
Secondo Del Re, durante i dibattiti, le tavole rotonde e le presentazioni della tre giorni saranno toccate “prospettive differenti, dall’economia all’ambiente”. Sul piano italiano a confermarlo sono le previste partecipazioni del vicepremier Luigi Di Maio, del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e dell’Ambiente, Sergio Costa.
Colpiscono però i numeri delle presenze internazionali: 160 espositori, 60 convegni e circa 400 relatori, la metà dei quali stranieri. Secondo Giorgio Bartolomucci, direttore della rivista ‘Diplomacy’, organizzatore di Exco2019 insieme con Fiera Roma e Sustainaway, ospiti nei padiglioni saranno “aziende africane che porteranno le loro tecnologie per cercare di farle adottare anche a noi, che ci consideriamo talvolta i Paesi titolari dell’innovazione”.
La chiave sarebbe il confronto tra approcci differenti ma tutti potenzialmente utili per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Onu nell’Agenda 2030. Secondo Luca Maestripieri, direttore di Aics, “la tre giorni sarà un’opportunità per incontrare il mondo delle imprese e avvicinarlo sempre più alle attività di cooperazione e a partner come gli enti locali, le ong e le realtà della società civile”.
Collaborazioni da rafforzare e strutturare, rilancia Pietro Piccinetti, amministratore unico di Fiera Roma. “Le fiere servono a fare incontrare le persone, a costruire ponti e non muri, a creare libertà e sviluppo” dice il manager. La sua premessa è che Exco2019 sia “il primo progetto del genere” e “pone la cooperazione sotto un altro punto di vista, condivisa e sostenibile”.
L’obiettivo, rilanciato in Farnesina, in un’ottica di inclusione e dialogo, è “promuovere Roma come capitale del Mediterraneo”.