Una giornata di mobilitazione nazionale di USB e del mondo della scuola mercoledì 22, in occasione della consegna delle 200.000 firme raccolte a sostegno della petizione in solidarietà della prof.ssa Dell’Aria.
A Palermo il Provveditore agli studi Marco Anello ha dimostrato una totale chiusura, negandosi alla delegazione dell’USB e facendoci ricevere dalla Digos, evidenziando scarso interesse ad ascoltare la voce non solo della nostra organizzazione, ma di tutte quelle migliaia di persone che hanno espresso la loro solidarietà.
Mentre in tutta Italia presidi riuscitissimi davanti alle prefetture vedevano la partecipazione di centinaia di persone, con punte particolarmente affollate a Napoli, Bologna, Milano, Torino, Firenze e Catania, il provveditore di Palermo concedeva alla delegazione dell’USB solo di depositare le firme al protocollo ed effettuare foto (ma non video) della consegna.
Ancora una volta il provveditore di Palermo dimostra chiusura al dialogo e una raffigurazione distorta del “potere”: un dirigente dello Stato deve rispondere del suo operato ai cittadini italiani ed essere pronto ad accogliere le critiche che gli stessi gli pongono.
I partecipatissimi presidi di ieri ci dimostrano ancora una volta come tutta la società civile stia percependo il clima irrespirabile che aleggia nelle scuole, dove libertà di insegnamento e libera formazione dell’individuo sono sotto attacco da parte di un potere arrogante e tracotante, che fa della censura e del machismo istituzionale la sua natura più volgare.
Chiediamo fin da subito, sulla base dell’atteggiamento mostrato dal dottor. Marco Anello, le dimissioni del Provveditore di Palermo, ribadendo che la prima caratteristica di un dirigente dello Stato deve essere capacità di ascolto e confronto.
Unione Sindacale di Base Scuola