L’Ambasciata di Palestina in Italia condanna con forza la violenza messa in atto da Israele, potenza occupante, contro la Striscia di Gaza.
Israele è da ritenersi totalmente responsabile degli atti di aggressione che in questo fine settimana hanno colpito, volutamente, la popolazione civile già costretta a vivere in una prigione a cielo aperto. Non è un caso che le bombe israeliane siano cadute su aree densamente popolate; come non è un caso che abbiano distrutto 7 palazzi residenziali, 4 case, 3 sedi media, diverse scuole, 3 ambulanze e una moschea.
Gli ultimi bombardamenti, iniziati dopo l’uccisione di 4 cittadini palestinesi che manifestavano pacificamente, come ogni venerdì, lungo il confine con Israele, non sono che la continuazione dei crimini di guerra che Israele commette da oltre 50 anni soffocando la vita e le speranze di un intero popolo.
Questa volta i feriti sono stati 154 e i morti 25. Sabato è toccato anche a Saba Abu Arar, di 14 mesi, uccisa insieme a sua madre Falastin, che aspettava un fratellino. Domenica a Maria Ahmad Ramadan Al-Ghazali, una bimba di soli 4 mesi portata via insieme a entrambi i genitori, Iman, di 30 anni, e Ahmad, di 31; oltre che ad Amani Al-Madhoun, di 33 anni, incinta di 9 mesi, e a tanti, troppi altri.
Nonostante la tregua raggiunta questa mattina, l’Ambasciata di Palestina sollecita l’Italia e tutta la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità e a reagire di fronte al verificarsi di tali evidenti ingiustizie, facendo pressione su Israele perché ponga termine alle sue aggressioni e rispetti la legge. Come ha dichiarato il Presidente Abu Mazen, “il silenzio di fronte ai crimini di Israele e alle sue violazioni del diritto internazionale non fa che incoraggiare Israele a continuare a commettere altri crimini contro il nostro popolo palestinese”.
L’Ambasciata di Palestina in Italia